Spagna, i fratelli Pini sono stati scarcerati su cauzione
Gli imprenditori grosini hanno passato 19 giorni in carcere. Sono accusati di "aggressione sessuale" e "violazione dei diritti dei lavoratori". Per l'accusa c'è il rischio che fuggano
I fratelli Piero e Mario Pini, arrestati a giugno in Spagna con le accuse di "aggressione sessuale" e "violazione dei diritti dei lavoratori", sono stati rilasciati su cauzione dopo 19 giorni in carcere. I due imprenditori grosini, di 70 e 66 anni, considerati tra i leader internazionali nella produzione della bresaola e della macellazione suina, erano detenuti nel carcere di Zuera, nella comunità autonoma dell'Aragona, dal 30 giugno scorso.
Fin da subito i Pini avevano negato le accuse. I loro avvocati, Pedro Javier Camarero ed Enrique Trebollé, hanno dichiarato di esser "sempre stati certi dell'innocenza di Piero e Mario Pini". "Per questo abbiamo presentato immediatamente una istanza di scarcerazione e raccolto elementi di prova significativi. La decisione del giudice è una conferma della nostra tesi: la condotta dei due imprenditori è stata più che corretta e le accuse sono infondate" hanno dichiarato i legali iberici.
I fratelli Pini sono stati rilasciati con il pagamento di una cauzione pari a 10mila euro. La donna che li ha denunciati ha raccontato di aver atteso diversi anni prima di trovare il coraggio di denunciare i suoi aggressori. Il suo rappresentante legale e la procura si erano opposti alla richiesta di scarcerazione provvisoria. Per l'accusa vi è l'esistenza di un evidente rischio di fuga dei due fratelli, dati "i legami personali e d'affari di entrambi in altri Paesi e la gravità dei fatti e delle pene elevate che comportano". Non da ultimo per l'avvocato della presunta vittima vi sarebbe la possibilità di manipolazione delle prove. Le indagini, ad ogni modo, proseguono.