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Cronaca Teglio / Tresenda

Frana di Tresenda, 35 anni fa la tragedia

Il 22 e 23 maggio 1983 la frazione di Teglio venne colpita da due frane che spezzarono numerose vite

Molti si ricorderanno che tra il 21 e il 23 maggio 1983 a seguito a seguito di piogge prolungate cadute nella seconda metà del mese, la Valtellina venne colpita da una serie di dissesti idrogeologici.

Gli effetti più gravi si verificano tra Chiuro e Bianzone, con valori di piogge che superano i 200 mm in particolar modo a Tresenda, frazione del comune di Teglio.

La cronaca di quei giorni riporta che alle 8 del  22 maggio una prima frana all'ingresso di Tresenda sfonda i muraglioni e si ferma nei pressi della Statale 38 in un tratto fortunatamente privo di abitazioni. Intorno alle 12 sempre a Tresenda, si abbatte una frana di maggiori proporzioni, la zona di distacco è poco sotto il campanile della frazione di Sommasazza, che travolgendo i muretti a secco dei numerosi terrazzamenti, investe una decina di case provocando 13 morti.

Il giorno 23 un'altra frana si manifesta nel primo pomeriggio poco più a valle, in frazione Valgella, provocando 4 morti.

Altri movimenti franosi vengono registrati a Bianzone e nella frazione Motta del comune di Villa di Tirano, sulla strada tra Bormio e S. Caterina Valfurva all'altezza della località Uzza, a Castionetto di Chiuro.

Inagibile la Strada Statale dell' Aprica per la riattivazione di un'antica grande frana su un fronte di quasi 2 km. A Semogo presso Bormio (Val Viola) si riattivano movimenti franosi di colamento in località Morzaglia, mobilizzando circa 5000 mc di materiali che giungono in parte a insinuarsi entro l'abitato di Semogo. Frana in atto a monte di Moia, nel comune di Teglio, e in Val di Arigna, nel comune di Ponte, rispetti vamente valutate in 7 mila e 60 m.i la mc.

La Prefettura di Sondrio comunica i seguenti dati ufficiali: 17 morti, 20 feriti, 3205 evacuati (tra Valdisotto, Bormio, Teglio, Valfurva, Aprica, Tirano, Bianzone, Villa di Tirano, Vervio, Colorina, Campodolcino)

(fonti: L. 11.10. 1983, n. 546; Relazione dell'attività svolta nel 1983 dall'Istituto per la Protezione Idrogeologica del Bacino Padano, CNR, Torino; Azzola e Tuia, 1983; Azzola, 1984a; Bressi e al. , 1986). 

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