rotate-mobile
Cronaca

Bitto DOP contraffatto, i furbetti del formaggio

Otto imprenditori agricoli della provincia di Sondrio nei guai per non aver rispettato il disciplinare di produzione. L'indagine di ICQRF e guardia di finanza

In provincia di Sondrio c'è chi produce formaggio "Bitto DOP" contraffatto. È quanto emerge dalle indagini condotte dai funzionari dell'ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, Dipartimento del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio.

Da alcuni mesi, a tutela dell'importante patrimonio agroalimentare italiano, la Procura della Repubblica di Sondrio ha avviato un'attività d'indagine, scaturita da alcuni indizi di contraffazione, sulla produzione del tipico formaggio valtellinese "Bitto DOP". Grazie alle prime indagini (perquisizioni, sequestri ed accertamenti tecnici, acquisizioni documentali), già nel 2022 i funzionari dell'ICQRF avevano acquisito i primi indizi di contraffazione.

Produzioni fuorilegge portate avanti, soprattutto, con l'eccessiva somministrazione di mangime, in particolare nel periodo invernale quando vi è l'assenza di pascolo. In alcuni casi gli inquirenti hanno inoltre riscontrato una diversa qualità degli alimenti somministrati agli animali rispetto a quanto dovuto e dichiarato. Comportamenti fraudolenti che permettevano una maggiore produzione di latte e di formaggio rispetto a quanto prefissato dallo stringente disciplinare di produzione.

Le perquisizioni

"Per tali ragioni, all'esito di approfondimenti e della acquisizione di riscontri, la Procura della Repubblica ha disposto ulteriori otto perquisizioni, che sono state eseguite nella mattinata di mercoledì 31 marzo presso domicili e sedi delle aziende di diversi imprenditori agricoli valtellinesi iscritti nel circuito di produzione del formaggio a denominazione tutelata "Bitto", delegando gli ispettori dell'ICQRF Lombardia e gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio. Grazie alle perquisizioni, è stata rinvenuta e posta sotto sequestro importante documentazione contabile ed extracontabile utile alla ricostruzione del sistema fraudolento, in coerenza e in parte anche ad integrazione degli elementi probatori già acquisiti dalla polizia giudiziaria delegata", spiega il procuratore della Repubblica, Piero Basilone.

Otto, come detto, gli imprenditori agricoli perquisiti: 4 nel Sondriese, uno nel Morbegnese e tre in Valchiavenna. "L'attività di controllo preventivo e quella di perseguimento di eventuali reati commessi da pochi produttori iscritti al circuito della DOP Bitto garantisce, soprattutto, la preservazione della fama e della reputazione del prodotto, la quale passa anche attraverso la repressione della concorrenza sleale perpetrata da chi mira a sfruttare la fama del prodotto DOP senza rispettarne le onerose regole di produzione", spiega il procuratore della Repubblica, Piero Basilone.

L'importanza del controllo

"I risultati operativi confermano l'importanza del sistema dei controlli antifrode nel settore agroalimentare affidato all'ICQRF Lombardia, organo di polizia giudiziaria di alta professionalità, incardinato nel Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che, grazie alle specifiche competenze tecniche ed investigative, dispone di strumenti idonei al perseguimento degli illeciti nel settore delle denominazioni di origine protetta. Gli elementi raccolti confermano, inoltre, l'importanza anche in questa indagine del ruolo della Guardia di Finanza, forza di polizia a competenza generale, dotata di elevata professionalità e specifiche competenze in materia economico-finanziaria", ha voluto aggiungere il procuratore.

Il procedimento penale è in fase di indagine preliminare. Gli elementi raccolti saranno ora attentamente vagliati dalla procura della Repubblica che, all'esito, dovrà valutare se contestare formalmente delle ipotesi di reato agli indagati. Al momento i reati commessi ipotizzati sono quelli di appropriazione indebita di beni pubblici e di contraffazione di indicazioni geografiche (o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bitto DOP contraffatto, i furbetti del formaggio

SondrioToday è in caricamento