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Cronaca Aprica

Aprica, esce in cerca di funghi e non torna a casa: portata in salvo dopo ore di angoscia

Cinquanta i soccorritori impegnati nella ricerca di una donna, residente nel milanese, che si era fratturata una caviglia

Ritrovata ferita ma viva la donna di 53 anni dispersa ieri nella zona di Aprica. La donna, residente nel Milanese, era uscita in mattinata in cerca di funghi, in una zona che conosce abbastanza bene. Scendendo ha però preso un sentiero secondario, verso la Val Belviso. È caduta, si è fratturata una caviglia e si è ferita a un ginocchio. I familiari hanno chiesto aiuto per il mancato rientro e sono partite le ricerche. La centrale operativa di AREU ha attivato i soccorsi, impegnati il Cnsas, VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna, il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, i Carabinieri, i Vigili del fuoco e la Protezione civile. La donna non era rintracciabile attraverso il telefono. Le ricerche sono state quindi più complesse, al buio, sotto la pioggia. Una cinquantina i soccorritori impegnati. In tarda serata, dopo una serie di valutazioni, sono riusciti a trovarla e a evitare che passasse la notte all’aperto e con una situazione meteorologica sfavorevole. La donna è stata ritrovata, valutata e portata in ospedale.

«Quando si esce per un’escursione o in cerca di funghi - spiegano dal Soccorso Alpino - è sempre opportuno indicare a qualcuno dove si ha intenzione di andare e non discostarsi troppo dall’itinerario; in questo modo, le eventuali ricerche possono concentrarsi su aree più ristrette, con un grande risparmio di tempo e risorse. Attraverso uno smartphone spesso è possibile inviare la propria posizione. Calzature adatte con una buona presa sul terreno e un equipaggiamento completo e funzionale sono altri elementi di grande aiuto. Per altri suggerimenti, visitate il sito sicurinmontagna.it.».

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