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Cronaca Valdidentro

Morto d'infarto senza l'intervento dell'elicottero, il Pd lombardo chiede spiegazioni alla Moratti

Il dem Carlo Borghetti, spiega l’interrogazione all'assessore al Welfare di Regione Lombardia: «Tragedia inconcepibile. L’elisoccorso è il mezzo fondamentale per poter intervenire rapidamente nelle zone montane e quindi per rafforzare la sanità di montagna»

Cresce la polemica e il disappunto in provincia di Sondrio e in Lombardia dopo la morte di Daniele Bradanini, colpito da infarto nella sua abitazione di Pedenosso (Valdidentro) e rimasto troppo tempo in ambulanza, senza che l’elisoccorso intervenisse visto che, dopo le ore 20, il servizio non è attivo in Valtellina.

«Quello che è successo è davvero inconcepibile: la vallata si sente abbandonata dalle istituzioni, ma in primis da Regione Lombardia che tante promesse aveva fatto a quel territorio e a quelle popolazioni», commenta Carlo Borghetti, consigliere dem e vicepresidente dell’Aula, primo firmatario dell’interrogazione a risposta scritta presentata all’assessore regionale al Welfare Moratti dal Gruppo regionale del Pd. 

Nell’atto, Borghetti, assieme al collega Gian Antonio Girelli e al capogruppo Fabio Pizzul, chiede «se Regione Lombardia sia a conoscenza della carenza di personale preposto al servizio di elisoccorso della base di Sondrio e delle altre basi regionali; come intenda sopperire a questa carenza; se abbia intenzione di provvedere al reclutamento di personale medico per le emergenze in Alta Valtellina che possa essere reperibile quotidianamente dalle ore 20 alle ore 8».

«Le nostre richieste – afferma Borghetti – si basano sul fatto che l’elisoccorso è il mezzo fondamentale per poter intervenire rapidamente nelle zone montane e quindi per rafforzare la sanità di montagna che, per proprie caratteristiche, necessita di strumenti diversi rispetto agli altri territori. E in Lombardia sono attualmente in servizio 5 elicotteri che fanno riferimento alle basi di Sondrio, Como, Bergamo, Brescia e Milano, che dovrebbero coprire in modo adeguato tutto il territorio regionale, svolgendo sia attività diurna che notturna». 

Nel caso specifico, ricorda ancora il consigliere Pd nell’interrogazione, «l’elisoccorso abilitato al volo notturno era quello operante nelle province di Como e Brescia, visto che quello di Sondrio dopo le 20, per una questione legata al personale, non è più in servizio e la chiamata di aiuto era stata lanciata intorno alle 20.40. Non solo: dalle 20 alle 8, in Alta Valtellina risulta non esservi alcun medico disponibile per le emergenze e, nel caso in cui gli operatori sanitari dell’ambulanza ne ravvisino la necessità, il medico deve sopraggiungere sul posto da Sondrio con un’automedica, dilatando ulteriormente i tempi di intervento. Il risultato è stato una tragedia personale e familiare».

«Chiediamo agli assessori preposti, non solo alla sanità, ma anche a quello specifico alla Montagna, di intervenire rapidamente affinché non accadano più fatti del genere. Da anni a Palazzo Lombardia si parla di rilanciare la sanità di montagna, ma siamo sempre fermi alle parole, anche rispetto al ruolo dei singoli presidi ospedalieri della valle, a partire da Sondalo», conclude Borghetti.

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