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Cronaca Tartano

Tartano, inammissibile il ricorso in Cassazione del sindaco Oscar Barbetta

La sentenza determina la decadenza del primo cittadino e della giunta e lo scioglimento del consiglio comunale della località valtellinese dopo le condanne subite dallo stesso Barbetta nei precedenti gradi di giudizio

E' giunta, attraverso una nota alla Prefettura di Sondrio, la sentenza della Corte di Cassazione, datata 23 settembre, che ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dal sindaco di Tartano, Oscar Barbetta, avverso la sentenza di condanna del 9 settembre dello scorso anno da parte della Corte di Appello di Milano, così determinando il passaggio in giudicato di quest’ultima.

Decadono sindaco e giunta

A seguito di suddetta comunicazione il Prefetto di Sondrio ha inviato, in data odierna, una nota con la quale ha trasmesso la citata sentenza al Presidente del Consiglio comunale e al Segretario comunale di Tartano, perché provvedano con urgenza, secondo quanto previsto dalla legge (art. 10, comma 4 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 234, più noto come “Legge Severino”), ad adottare gli adempimenti di competenza dell’organo consiliare, consistenti nella presa d’atto della decadenza del citato sindaco.

Ai sensi della normativa vigente, nel caso di decadenza del Sindaco decade anche la Giunta comunale e si procede allo scioglimento del consiglio con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno.

Il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco. Sino alle predette elezioni, le funzioni del sindaco sono svolte dal vicesindaco.

Già dopo la condanna in primo grado del sindaco Barbetta per peculato, era stato nominato un commissario prefettizio per guidare il Comune.

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