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"Prezzo della benzina concordato? Si chiarisca a tutela di Livigno e dei consumatori"

Il commento del sindaco Remo Galli all'avvio dell'istruttoria per il presunto cartello tra distributori di carburante nel Piccolo Tibet

Chiarezza e trasparenza per il bene di Livigno e di chi la frequenta. È la posizione del sindaco del Piccolo Tibet, Remo Galli, a proposito dell'istruttoria avviata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (il cosiddetto Antitrust) nei confronti di undici società che gestiscono (o hanno gestito fino a tempi recenti) distributori di carburante per autotrazione nella zona extra-doganale dell'Alta Valtellina.

Secondo l'Autorità, informata dei fatti dalla guardia di finanza, i titolari delle pompe di benzina, a partire dal 2012, si scambierebbero informazioni in modo da concordare i prezzi di benzina e gasolio. Un vero e proprio cartello che avrebbe portato ad un aumento eccessivo del prezzo del carburante, "più di quanto ci si sarebbe potuto attendere in presenza di una libera concorrenza tra operatori, a danno dei consumatori finali", come dichiarato dall'Antitrust.

Netta la posizione del primo cittadino livignasco. "Spero venga fatta luce al più presto sulla vicenda da parte delle autorità competenti, a tutela dei consumatori finali e del comune di Livigno. Il tutto in un ottica di trasparenza e chiarezza" ha dichiarato Galli.

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