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Armi e violenza nei videoclip trap: denunciata la "Baby gang" di Lecco, coinvolto un sondriese

Un arresto per droga e 10 denunciati per apologia di reato. Kalashnikov e machete sui social. Uno dei video incriminati

Un arresto per droga e dieci denunciati per apologia di reato. Questo il risultato dell'operazione portata avanti dalla Polizia con l'obiettivo di sgominare una baby gang dedita a postare su internet videoclip e immagini con armi. Un blitz partito dalla Questura e della Procura della Repubblica di Lecco, che ha interessato diverse province lombarde, tra cui quella di Sondrio.

Gli agenti di Lecco sono entrati in azione nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 ottobre - con l’ausilio di personale delle Squadre Mobili di Milano, Monza, Novara, Varese, Sondrio, del personale della Polizia Giudiziaria di Treviglio, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e di due Unità cinofile. I poliziotti hanno dato esecuzione a una serie di perquisizioni delegate dal Sostituto Procuratore della  Repubblica di Lecco, dottoressa Giulia Angeleri, nei confronti di dieci soggetti appartenenti ad un gruppo che si definiva letteralmente “Baby Gang”, per i reati di porto illegale di armi in luogo pubblico e apologia di reato.

Armi da guerra, nelle clip musicali perfino fucili mitragliatori

In particolare, a seguito di informazioni acquisite da personale delle Volanti di Lecco è stata riscontrata la presenza su alcuni dei più diffusi social network, in particolare “Instagram” e “Youtube”, una serie di immagini e video con le armi. Tra questi anche dei veri e propri videoclip musicali inneggianti alla violenza, nei quali gli autori inneggiano allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. In alcuni casi venivano mostrati perfino dei fucili mitragliatori, tipo AK 47, insieme a delle pistole, mentre alcuni giovani venivano immortalati con maceti e coltelli di grandi dimensioni.

I videoclip - alcuni risalenti al 2019 ma altri anche molto recenti - sono stati girati in ampie aree pubbliche, alcune della quali in Lecco, come viale Turati ovvero nell’area della Piccola, vicino alla stazione ferroviaria. Tra le decine di partecipanti ai videoclip, a seguito di attività di indagine, sono stati identificati circa 50 giovani prevalentemente di età compresa tra i 20 e i 25 anni nati in Italia, di origine marocchina, senegalese, nigeriana, ma anche con la presenza di albanesi e burkinabè, quasi tutti con precedenti di polizia o pregiudicati per reati contro il patrimonio, reati contro la persona e reati legati allo spaccio di droga.

Dalle immagini estrapolate dai video postati su internet sono stati individuati e identificati deici soggetti che nei video brandivano armi bianche, ovvero imbracciavano o impugnavano armi da guerra e, a seguito di accertamenti della locale Squadra Mobile con l’ausilio di personale delle Volanti, sono stati tutti indagati per i reati di porto illegale di armi in luogo pubblico e per apologia di reato. Il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, d'intesa con gli investigatori, ha emesso decreti di perquisizione nei confronti dei dieci giovani, residenti a Lecco e nelle province limitrofe.

Il materiale sequestrato

Le perquisizioni hanno dato esito positivo a Varese (dove è stata trovata una pistola tipo softair utilizzata presumibilmente nel videoclip); a Milano dove è stato trovato un giubbotto antiproiettile; ad Introbio (in provincia di Lecco), dove è stata trovata sostanza stupefacente di diversa tipologia. In particolare, durante la perquisizione eseguita nei confronti di S.K., classe 1992, nato in Kosovo e già condannato per rapina, grazie all’ausilio delle unità cinofile, sono stati rinvenuti e sequestrati: 93 grammi di cocaina; 115 grammi di hashish e 10 grammi di ketamina. Al termine delle operazioni S.K. è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Lecco e, su disposizione del PM, trattenuto presso le locali camere di sicurezza per il giudizio di convalida e l’eventuale rito direttissimo che si celebrerà domani.

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