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Cronaca

Arrestato di nuovo il trapper Baby Gang

Il giovane residente a Sondrio è stato fermato da polizia e carabinieri in seguito ad una sparatoria a Milano. Nel blitz all'alba arrestate 11 persone tra cui anche Simba La Rue

Botte e musica. Note e violenze. Spari e manette. Di nuovo. Baby Gang - nome d'arte di Zaccaria Mouhib, 21 anni, di origini marocchine, nato a Lecco e formalmente residente a Sondrio  - e Simba La Rue - al secolo Saida Mohamed Lamine, di un anno più giovane, nato in Tunisia - sono stati arrestati all'alba di venerdì in un'operazione di polizia e carabinieri nella quale sono finite nei guai 11 persone, tra cui alcuni minorenni, accusate a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.
 
I nomi dei due trapper, entrambi tra i più famosi della scena meneghina ed italiana, sono entrati in un'inchiesta della squadra mobile dopo una folle notte andata in scena lo scorso 3 luglio in via Alessio di Tocqueville, a due passi da corso Como, nel cuore della zona della movida milanese.

Una notte di follia in corso Como

Quell'alba a terra erano rimasti un 27enne e un 28enne, entrambi senegalesi ed entrambi feriti alle gambe con colpi di arma da fuoco. Mettendo insieme tutte le tessere del puzzle, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il film di quella mattina. Stando a quanto appreso, i due avevano avuto uno scontro con una decina di nordafricani, verso i quali avevano sparato con un'arma a salve dopo alcune provocazioni. Da lì la nuova reazione dei rivali, che li avevano pestati - forti della superiorità numerica - e poi quasi gambizzati. Nel branco, hanno accertato le indagini, c'erano proprio Baby Gang e Simba. 

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"La violenta rissa, inizialmente caratterizzata da ripetuti calci e pugni tra i partecipi, si è conclusa come una vera e propria esecuzione nei confronti dei due senegalesi, colpiti alle gambe da colpi d'arma da fuoco e derubati del denaro e altri effetti personali", mettono nero su bianco agenti e carabinieri. Che con l'inchiesta sono stati in grado di "svelare le dinamiche e le gerarchie interne alla gang di piazza Prealpi, tuttora la più attiva sulla scena criminale e musicale milanese, nella quale si uniscono le gang di 'Simba La Rue' e 'Baby gang' con regole di fedeltà reciproca e di omertà. Le modalità e le circostanze dei reati commessi denotano una spiccata capacità delinquenziale e pericolosità sociale dei soggetti coinvolti, capaci di compiere azioni delittuose connotate da particolare gravità ed efferatezza, potendo avvalersi della comune disponibilità di armi da fuoco, che non esitano a mostrare nei loro video musicali e sui rispettivi profili social, raggiungendo migliaia di followers soprattutto tra gli adolescenti", proseguono gli investigatori. 

In corso Como, però, pare che la rissa fosse nata non per motivi musicali - come già successo in passato -, ma per questioni di controllo del territorio e probabilmente per qualche vecchio debito non saldato. 

Baby Gang, tra musica e guai

Iil rapporto di Baby Gang con la giustizia è fatto di guai, arresti e inchieste. A fine gennaio era stato arrestato, insieme all'amico e collega Neima Ezza, in un'operazione su una serie di rapine, ma poi era stato scarcerato una ventina di giorni dopo per "profili di lacunosità e debolezza" delle indagini. Proprio durante quella detenzione, come svelato da lui stesso sui social, aveva girato in cella a San Vittore una parte del videoclip di una sua canzone, con la procura che aveva aperto un fascicolo con lo scopo di accertare "l'accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti". Adesso i nuovi guai per entrambi.

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