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Giovedì, 18 Aprile 2024

La denuncia di un valtellinese: "Aggredito ad una festa perché queer"

La violenza in Piemonte dove Dimitri Gadaldi, originario di Lovero, vive. La video denuncia

Un 30enne valtellinese, Dimitri Gadaldi, ha denunciato pubblicamente di avere subito un'aggressione omofoba nella notte di lunedì 20 febbraio 2023, dopo avere partecipato a una festa in un locale a Cuneo. Un uomo, secondo il racconto del ragazzo originario di Lovero, lo avrebbe apostrofato in modo inequivocabile e poi lo avrebbe preso a calci sulla schiena. L'uomo è stato dimesso dal pronto soccorso dell'ospedale della cittadina in mattinata e si è recato a denunciare l'accaduto alla polizia. Il video è stato condiviso anche dall’Arcigay di Cuneo con il commento: "Non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima, vogliamo continuare a vivere nella paura?".

Gadaldi vive in Piemonte dal 2012 quando vi si è trasferito per studiare al Dams di Torino. È famoso per le sue performance come drag queen con il nome di Demetra Extremis. "Sono stato aggredito per quello che sono - dice Gadaldi nel video -, una persona queer. Eravamo a quella festa per celebrare il compleanno di una mia amica, eravamo 14 persone. Io mi sono trovato fuori con un cerchietto da unicorno in testa, perché quello era il tema della serata, e una rosa in mano". A quel punto, continua il racconto, è stato avvicinato da due giovani, uno dei quali, reagendo in modo spropositato al fatto che lo avesse chiamato "tesoro", lo ha scaraventato per terra e lo ha preso a calci, prima che gli amici lo bloccassero.

"È assurdo - commenta Gadaldi - come stanotte è stata la prima serata evento per arrivare al Cuneo pride e io mi sono preso i calci sulla schiena solo perché sono queer. Quello che mi è successo è l’ennesimo esempio che purtroppo viviamo in uno Stato che non ci tutela assolutamente. Fortunatamente questo episodio è successo in un momento in cui sono forte psicologicamente. Tante persone ora avrebbero paura di di uscire ma non è quello che voglio fare. Questo ragazzo è stato riconosciuto, ho un nome e un cognome, andrò in questura a sporgere denuncia". 

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