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Guerra in Ucraina, arrivati in Valtellina i primi rifugiati ospitati dal Comune di Sondrio

Hanno percorso oltre 2200 chilometri in auto in un giorno e mezzo per mettersi in salvo e raggiungere i parenti   

Sondrio ha accolto, nel tardo pomeriggio di giovedì 10 marzo tre donne con i loro quattro figli, due bambini di 5 e 6 anni e due ragazzi di 15 e 16, scappati dalla guerra in Ucraina. Dopo un viaggio iniziato un giorno e mezzo prima, per oltre 2200 chilometri, a bordo di due auto, sono entrati in Italia dalla dogana di Campocologno. Ad accoglierli la madre di una delle tre donne, la famiglia che ha segnalato il loro imminente arrivo al Comune, il sindaco Marco Scaramellini, l'assessore alla Protezione civile Lorena Rossatti e la presidente della Croce Rossa, Giuliana Gualteroni.

Per loro una breve sosta per scendere dalle auto, salutare le parenti, ricevere qualche giocattolo per i più piccoli, prima di ripartire per Aprica, la loro destinazione finale, dove saranno ospitati tutti insieme nel Cas, il Centro di accoglienza straordinaria, e dove potranno finalmente riposarsi. La sistemazione è stata individuata per evitare di dividerli. Nelle auto stipate di valigie con abiti, effetti personali e i ricordi di una casa che non sanno se potranno rivedere anche un cane a tenere loro compagnia.

Arrivano da Čerkasy, nel centro dell'Ucraina, a circa duecento chilometri dalla capitale Kiev. In Ucraina hanno lasciato mariti, padri, parenti e amici ma anche l'angoscia per gli attacchi russi, i combattimenti e gli spari. Le tre donne, con i quattro figli, hanno raggiunto la madre di una di loro che da anni risiede a Sondrio: è stata un'amica di quest'ultima a rivolgersi all'Amministrazione comunale dopo aver saputo della disponibilità ad accogliere profughi e a trovare loro una sistemazione.

L'assessore Rossatti si è fatta subito carico della situazione, in stretto coordinamento con la Prefettura e la Croce Rossa, e in poche ore ha organizzato l'accoglienza. I sette profughi si sono diretti ad Aprica accompagnati dalla responsabile del Cas e da un interprete. Secondo quanto previsto dal protocollo sanitario, saranno visitati e nei primi giorni della loro permanenza dovranno indossare la mascherina Ffp2.

Nel frattempo, la città di Sondrio ha risposto con grande generosità all'appello lanciato dall'Amministrazione comunale: sono molti i proprietari di abitazioni che hanno comunicato la loro disponibilità a ospitare profughi in arrivo dall'Ucraina. Potranno contare sul supporto burocratico e logistico del Comune: per segnalazioni o richieste di informazione si può scrivere a info@comune.sondrio.it.

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