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Valchiavenna, in arrivo 1,2 miliardi di euro per la razionalizzazione delle linee elettriche

L'intervento fa parte del Piano di sviluppo 2021 presentato da Terna. La vicenda seguita sempre con attenzione dal Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione

Uno degli interventi più importanti previsti nel Piano di sviluppo 2021 da Terna, gestore della rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, riguarda da vicino la provincia di Sondrio.

Tra i più importanti interventi in programma a livello nazionale, infatti si colloca in particolare la razionalizzazione della Valchiavenna con nuova linea di collegamento tra l’Italia e la Svizzera da 1000 MW, la cui realizzazione è strettamente legata al progetto di riassetto della rete in alta tensione nel resto della provincia di Sondrio, che porterà alla demolizione di quasi 500 km di elettrodotti esistenti e all’interramento di linee aeree. Per questo importante intervento, Terna ha pianificato un investimento di oltre 1,2 miliardi di euro.

Il riassetto della rete elettrica della Valchiavenna, unitamente al progetto in corso relativo al riassetto della media Valtellina denominato “FASE B San Fiorano – Robbia”,  porterà benefici a tutto il territorio a livello di impatto ambientale e sul paesaggio, garantendo al contempo una maggiore efficienza del servizio di trasmissione dell’energia.

Il comitato vigila

Sugli interventi prospettati da Terna si è espresso, nelle ultime ore, anche il Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione che ha diramato un comunicato stampa.

"Il piano di sviluppo 2021 presentato da Terna è molto ambizioso e prevede investimenti consistenti nei prossimi anni sulla provincia di Sondrio. 1,2 miliardi di euro per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione e con la previsione di una nuova linea da 1000Mw di potenza tra l’Italia e la Svizzera attraverso la Valchiavenna. - scrivono Renato Cardettini e i componenti del comitato - La disponibilità di queste risorse deve consentire la realizzazione del piano di razionalizzazione della Media Valtellina prevista con l’accordo del 2003, non attuato ed in ritardo sulla tabella di marcia. Siamo abituati alle promesse non mantenute ma vogliamo sperare che questa sia la volta buona. La razionalizzazione è prioritaria rispetto al nuovo collegamento con la Svizzera".

"E’ necessario verificare la serietà di Terna nel rispettare gli accordi ed i piani siglati con le amministrazioni prima di iniziare un nuovo grande elettrodotto. - si precisa ancora nel comunicato - Il rischio da evitare è quello di costruire una nuova grande linea a 380KV attraverso la Valchiavenna senza ottenere lo smantellamento e interramento delle linee preesistenti con la realizzazione della fase “B. Con queste risorse e le tecnologie moderne è possibile fare un bel lavoro con benefici sull’efficienza del sistema di trasporto dell’energia e della sostenibilità ambientale e paesaggistica in particolare. Alle istituzioni il compito di vigilare e stimolare Terna verso questa direzione".

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