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Lunedì, 11 Dicembre 2023
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"Mai dare informazioni o soldi", come difendersi dalle truffe: i consigli della polizia

Dopo l'arresto della truffatrice seriale si è alzato il livello di guardia in provincia di Sondrio. Le indicazioni del commissario capo Battisti per non farsi raggirare

Nelle scorse settimane numerose persone, soprattutto anziane, sono state truffate a Sondrio. Grazie all'operato degli agenti della squadra mobile della questura del capoluogo la responsabile dei raggiri è stata arrestata. Nonostante ciò, il livello di attenzione resta alto, per evitare che altri episodi spiacevoli possano ripetersi colpendo, in particolar modo, persone fragili e sole.

Mai come in questo caso prevenire è meglio che curare. La truffa è un reato che, oltre a recare un danno economico, provoca, a chi lo subisce, una enorme ferita psicologica, con ripercussioni sullo stile e sulla qualità di vita. Per questo è fondamentale agire prima, con un'efficace attività di prevenzione, con l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della sicurezza, di far conoscere a tutti i possibili rischi e di poter così scongiurare questa tipologia di reati.

È il commissario capo Niccolò Battisti, dirigente della squadra mobile e a sovrintendere della Digos della polizia di stato di Sondrio, a dare alcuni consigli pratici per evitare turffe. "Uno dei problemi maggiori che spesso riguarda gli anziani è quello della sicurezza, in casa come fuori. Vivendo da soli, aumenta in loro il desiderio di sentirsi al sicuro. Noi operiamo anche in questo senso, con una funzione preventiva, non solo repressiva".

Riconoscere l'interlocutore

Tra le prime raccomandazioni per evitare raggiri vi è quella di osservare attentamente l'interlocutore che si presenta con una richiesta. "I truffatori possono essere uomini o donne, e spesso sono anziani (l'arrestata di pochi giorni fa ha 70 anni, ndr). Se operano in borghese, generalmente, vestono in maniera elegante per esser più convincenti ed hanno modi gentili ma decisi. Parlano poco seppur in maniera veloce e, molto spesso, sono abili nell''agganciarsi' alle parole dette dai loro interlocutori, come per esempio i nomi dei parenti", spiega Battisti.

"Se indossano delle finte divise, i truffatori presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. Sia che siano in borghese o in uniforme possono esibire finti tesserini di riconoscimento che è bene osservare con attenzione. La polizia, come le altre forze dell'ordine, opera, di norma, in coppia, in divisa e in vetture di servizio. È sempre bene assicurarsi vi sia l'auto parcheggiata vicino casa. Si opera in borghese soltanto in determinate zone e per operazioni specifiche", prosegue Battisti.

Mai consegnare soldi

Nessun funzionario pubblico è autorizzato a richiedere e riscuotere denaro presso le abitazioni private. Analogamente, nessuna azienda di fornitura servizi manda funzionari a casa degli utenti senza preavviso. Le visite dei tecnici sono concordate e vengono comunicate all’utente specificando l’ora e il giorno della visita, oltre ai motivi. Medesimo discorso vale per gli enti socio-assistenziali come Inps, Inail o Ats.

"In caso di telefonate è fondamentale non trasmettere informazioni, sia per quanto riguarda la propria famiglia sia nel caso di dettagli bancari. Mai comunicare nomi o specifiche. Nel caso di dubbi o sospetti è bene contattare il 112, numero unico di emergenza", aggiunge il commissario capo.

Truffe più utilizzate

Sono diverse le truffe praticate al giorno d'oggi, anche in provincia di Sondrio. Quella appena smascherata, capace di "raccogliere"  circa 1.500 euro in contanti e 35mila euro in monili preziosi in pochi giorni nel solo capoluogo valtellinese, è una delle più ricorrenti. Il meccanismo è semplice: le vittime vengono contattate telefonicamente sul numero fisso di casa. Al telefono un uomo, dichiarandosi nipote della vittima prescelta, racconta di essere rimasto coinvolto in un grave incidente. In quel momento, dopo aver generato "istintiva compassione nell’anziano", partono le richieste per farsi consegnare del denaro, necessarie - a dire del ladro - a far fronte ai danni derivanti dall’incidente. Gli anziani raggirati vengono così fatti scendere in strada dove, ad attenderli, vi è un complice (è il caso della donna arrestata), che di volta in volta si presenta come l’assistente di un notaio o come un poliziotto. "Se qualcuno fosse a conoscenza di altre truffe analoghe ce lo comunichi. Potrebbe essere fondamentale ai fini delle indagini", conclude Battisti.

In ultimo è bene ricordare come in Valtellina e Valchiavenna si siano verificati altri tipi di raggiro, soprattutto in ambito digitale. Solo nel 2021 le denunce per truffe e frodi informatiche sono state ben 1117, più di un quarto del totale. Tra le più ricorrenti le truffe messe in atto per estorcere codici bancari tramite SMS e mail. Da non dimenticare, seppur di altra natura, la tristemente nota "truffa dello specchietto".

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