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Regione Lombardia vuole rinnovare il contratto con Trenord per 10 anni

Aumenterà il numero dei treni e secondo il Partito D (contrario al rinnovo) salirà anche il costo di abbonamenti e biglietti

Nonostante i ritardi e disservizi quotidiani dovrebbe continuare il matrimonio tra Regione Lombardia e Trenord. Sono state presentate in commissione territorio, infrastrutture e mobilità del consiglio regionale le linee guida per il rinnovo del contratto di servizio di Trenord. Contratto che scadrà il prossimo 31 luglio e che, salvo improvvisi ripensamenti, sarà rinnovato tramite affidamento diretto fino al 2033.

Rinnovo sì, ma con delle novità. Regione vuole portare il numero di km/treno percorsi ogni anno dagli attuali 42 milioni a oltre 50 milioni e elevare l’indice di puntualità dall’attuale 89,5% al 91,5%. Non solo, il Pirellone prevede un netto incremento dei passeggeri (dai 182 milioni dell’anno in corso ai 272 milioni previsti nel 2033) grazie all’apertura di nuove tratte, all’entrata in servizio di tutti i nuovi treni acquistati da Regione Lombardia, al miglioramento dei sistemi di controllo e gestione del traffico.

Salgono anche i trasferimenti. Il corrispettivo pagato da Regione all’azienda esercente raggiungerà i 542 milioni rispetto ai 453 dell’esercizio 2022 con un incremento per due terzi finanziati dallo Stato, mentre si prevede un aumento dei ricavi che passeranno dai 342 milioni nel 2023 a 640 nel 2033.

Tutti gli elementi sono contenuti in due documenti: il piano economico finanziario (Pef) e il piano raggiungimento degli obiettivi (Pro); documenti che dovranno essere approvati dalla giunta e successivamente inviati all'autorità di regolazione dei trasporti. L’Autorità avrà 60 giorni di tempo per presentare le sue osservazioni, trascorsi i quali la Regione avrà a disposizione altri due mesi per recepire le eventuali modifiche e 45 giorni per stilare e sottoscrivere il contratto. L’intero processo dovrà concludersi entro il prossimo dicembre, termine tassativo che la Commissione Europea ha indicato per poter procedere con affidamento diretto.

Contrari i Dem

"Fratelli d’Italia e Lega hanno deciso di ignorare la rabbia e la frustrazione di chi, tutti i giorni, viaggia sui treni regionali e, anzi, premieranno Trenord con dieci anni di contratto in più, senza curarsi dei rilievi dell’Agenzia di regolazione dei trasporti rispetto alla durata del rinnovo", hanno scritto in una nota i consiglieri regionali Dem Pietro Bussolati e Simone Negri.

"La Regione, alla fine, non ha intenzione di cambiare nulla, disattendendo le richieste dei pendolari - hanno proseguito i consiglieri Dem -. A Trenord, inoltre, andrà circa la metà delle risorse a disposizione dell’intero trasporto pubblico in Lombardia, che già versa in condizioni molto difficili per il grave sottofinanziamento, con il concreto rischio vengano ridotte le risorse a favore delle agenzie e quindi del trasporto pubblico su gomma. Ma le brutte notizie per i pendolari non sono finite qui, perché dai numeri forniti dall’assessore, che prevede un’impennata dei ricavi dell’azienda ferroviaria regionale da qui ai prossimi dieci anni, sembra che si prospettino anche consistenti aumenti del costo di biglietti e abbonamenti".

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