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Treni, c'è molto da fare ancora: il report di Legambiente

Il rapporto Pendolaria fotografa una situazione insufficiente anche sulla Tirano-Milano

Il trasporto ferroviario lombardo continua ad essere insoddisfacente. Lo sottolinea Legambiente Lombardia con il suo report "Pendolaria", l'analisi annuale del trasporto pubblico su rotaia, a conferma da quanto quotidianamente riportato da chi si sposta con il treno.

Il rapporto di Legambiente rivela come la pandemia abbia fortemente condizionato il servizio. Nel 2019 in Lombardia c'erano 820mila viaggiatori al giorno sui treni regionali, ma nel 2021 si è registrato un calo del -30,5% rispetto a quei numeri, portando i numeri ai livelli del 2009. Anche nel 2022, si stima che un viaggiatore su 5 abbia abbandonato il treno dopo l'epidemia, un fenomeno solo in parte dovuto allo smart working.

La Lombardia ha la flotta più grande d'Italia, ma ci sono ancora problemi nelle prestazioni del trasporto ferroviario. Questi problemi non solo creano disagi per i pendolari attuali, ma, secondo l'associazione ambientalista, incentivano anche l'utilizzo dell'auto. La classifica regionale elaborata da Legambiente Lombardia, basata sulle rilevazioni di Trenord per il periodo settembre-dicembre 2022, ha rivelato numerosi ritardi e soppressioni su molte linee, tra cui la Milano-Lecco-Sondrio.

Nonostante la crescita di 100 unità del parco rotabile rispetto al 2020 e l'introduzione di nuovi treni, la media di età dei treni in circolazione rimane alta. Oltre il 40% dei treni ha una media di oltre 35 anni, mentre solo circa il 45% è composto da treni nuovi (con una media di 5 anni). Il divario generazionale rimane un problema per la flotta ferroviaria.

Il dossier Pendolaria ha anche menzionato alcune buone pratiche, come il rifacimento della stazione di Dubino e il potenziamento del collegamento da e per la Valchiavenna con il raddoppio dei binari che consente lo scambio. La stazione di Dubino è stata adeguata agli standard europei previsti per i servizi metropolitani riguardanti le norme dell'accessibilità.

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha espresso preoccupazione per i disagi e i disservizi del servizio ferroviario che i pendolari subiscono ogni giorno. Ha sottolineato la necessità di recuperare i 150mila viaggiatori al giorno che non sono ancora tornati ad utilizzare i treni dopo la fine della pandemia. Se non si riesce a rispondere alle esigenze dei pendolari, potrebbe essere necessario aprire il servizio ferroviario regionale alla concorrenza per accettare l'ingresso di operatori più competitivi.

"Per colpa dell’inadeguatezza del servizio, certo e dal cambiamento di abitudini e di orari lavorativi, indotti dall’evento pandemico, che non trovano riscontro nell’offerta di servizi e abbonamenti che tengano conto, per esempio, dei nuovi ritmi dello smart working di cui una parte dei lavoratori continuerà ad avvalersi anche in futuro – conclude Federico Del Prete, responsabile mobilità di Legambiente - La lotta allo smog che attanaglia la pianura padana parte dalla riduzione sensibile del parco auto circolante, ma è un obiettivo che si può raggiungere solo aumentando l’offerta e la qualità di trasporto pubblico nei PUMS delle principali città, per puntare a raddoppiare il numero di persone che viaggiano su treni regionali, metro, tram e autobus, potenziando ed integrando le diverse forme di mobilità sostenibili".

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