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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tracciato da rivedere / Tirano

Tangenziale di Tirano: "Meglio prevenire ora che piangere dopo"

L'ex deputato Lucia Codurelli rilancia le preoccupazioni già espresse dal geometra Santo Spavetti su un tracciato che si snoda nelle zone di esondazione Pai approvate dai Comuni

A fronte dei numerosi fenomeni climatici estremi che stanno interessando anche l'Italia, torna a far discutere il tracciato della tangenziale di Tirano: come più volte evidenziato dal geometra Santo Spavetti, proprio il percorso della tangenziale andrebbe a "invadere" la fascia A delle zone di esondazione prevista dalle norme Pai, non rispettando dunque la normativa vigente ed esponendo gli automobilisti e le attività e le case presenti a potenziali rischi molto elevati.

Ora queste preoccupazioni sono state riprese dall'ex deputato Lucia Codurelli che ha voluto riportare l'attenzione su questa questione: "A fronte di oltre 130 eventi estremi legati al clima che dall’inizio dell’anno - si tratta del numero di eventi più alto della media annua dell’ultimo decennio - che hanno investito il nostro Paese, sentir ancora parlare di eventi imprevedibili non è più accettabile. Occorre dire basta a interventi che disattendono a norme e piani approvati dai Comuni.  La tangenziale non risponde a tali requisiti. - ha evidenziato Lucia Codurelli - L’impatto del cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, almeno così dovrebbe essere, ed è sempre più preoccupante: dall’emergenza caldo agli acquazzoni intensi, e poi grandinate, trombe d’aria e alluvioni. A lanciare l’allarme è la Società italiana di medicina ambientale, commentando l’ultima alluvione che ha colpito le Marche con 11 morti e ancora due dispersi, per non dimenticare la recente tragedia della Marmolada con 7 morti. Basta piangere dopo! Occorre pensarci prima!".

Le denunce

"Purtroppo non è così: - ha proseguito la Codurelli - assistiamo a un tracciato della tangenziale di Tirano che viola le norme esistenti approvate dai Comuni attraverso l’occupazione delle zone di esondazione PAI come da più denunce puntuali fatte dal Geometra Spavetti senza risposte alcune. “Con rilevato stradale per variante Ss 38, tra Stazzona /San Bernardo e Ganda, senza relazione idraulica con simulazione variazione zone di esondazione, con piena 1987-definita in progetto "imprevedibile", siamo in presenza di inammissibile pressapochismo progettuale che può mettere a rischio la sponda destra con case/attività/ ferrovia/Iperal. Occupazione fascia A Pai-2800 mq (tempo di ritorno 20 anni). Il progetto esecutivo afferma: "Tale analisi volutamente non tiene in considerazione di possibili eventi catastrofici come l’alluvione avvenuta in Valtellina nel 1987 in quanto per eventi di tale portata, totalmente imprevedibili, le problematiche sarebbero di scala molto maggiore e diverse dal solo trasporto solido di fondo in alveo". 

"Alla luce dei cambiamenti climatici, e ciò che è avvenuto anche pochi giorni fa, appunto nelle Marche, sono inaccettabili le passerelle di campagna elettorale in totale disprezzo sulla sicurezza ambientale e delle norme di legge approvate e non rispettate! Si occupa, violando le norme Pai, la fascia A - ha denunciato sempre Codurelli - incentivando il rischio esondazione in area già a rischio e alle Istituzioni va bene? Secondo i progettisti della tangenziale di Tirano, l’evento alluvionale dell’1987 è un evento eccezionale, che pertanto si può non considerare e si può ridurre le aree di espansione delle piene. Ma i rapporti pubblicati rispetto all’intensità di questi anni non contano nulla?

Non è più possibile continuare ad ignorare quando, già nel 2000, 1.100 Comuni erano stati definiti “a rischio idrogeologico molto elevato” e, nella nostra Provincia, secondo dati Ispra: “il 100% dei comuni ha indici di pericolosità frana elevata o molto elevata - ha concluso Codurelli - Non rispettare quanto è evidente e scritto nei rapporti, significa perpetuare un crimine verso l’ambiente e i cittadini e non è questione del visivo o meno, della necessità dell’opera che tutti concordano. Il problema della sua costruzione è che deve attenersi ai canoni di sicurezza e non sono quelli del progetto attuale".

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