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Sabato, 20 Aprile 2024
Così non va / Bormio

Tangenzialina di Bormio: "Si prenda coscienza dei danni ambientali"

A lanciare questo nuovo allarme l'associazione ecologista "Gruppo d'intervento giuridico" che ha inviato uno specifico atto di intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale dell'opera

Proprio nelle ore in cui il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana lancia l'allarme su possibili ritardi nella realizzazione delle opere necessarie in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, si riapre il dibattito su una di esse, cioè la Tangenzialina di Bormio che dovrà essere realizzata nella Piana dell'Alute.

L'associazione ecologista Gruppo d'intervento giuridico ha infatti inviato uno specifico atto di intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale dell'opera e, attraverso il suo presidente Stefano Deliperi, ha anche espresso notevoli perplessità proprio sulla Tangenzialina di Bormio visti i suoi grandi "danni ambientali e finanziari".

"La tangenzialina di Bormio costituirà una bretella per mettere in comunicazione la Valfurva, evitando il centro di Bormio, ma il tracciato individuato degraderà la piana della Alute (area interessata dai lavori), con gravi ripercussioni ambientali e territoriali. - ha sottolineato Deliperi - L’opera, seppur contemplata dal vigente piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Bormio e finora mai realizzata, è stata inserita tra i progetti infrastrutturali strategici in vista delle Olimpiadi Milano - Cortina 2026 su espressa richiesta della stessa Fondazione Milano Cortina e la Regione Lombardia ne ha approvato il finanziamento. Lo stesso Comune di Bormio, con delibera della Giunta comunale n. 65 del 9 giugno 2021, ha programmato un riordino della viabilità in funzione delle imminenti Olimpiadi invernali".

I dubbi

"Sussistono forti criticità legate alla realizzazione di questo progetto e, nonostante la gravità delle conseguenze ambientali derivanti dalla realizzazione di questa soluzione progettuale, si vuole propendere alla realizzazione di questo tracciato, anche se gli studi di fattibilità compiuti evidenziano la possibilità di adottare soluzioni alternative ambientalmente più sostenibili e meno urbanisticamente devastanti. - ha proseguito Deliperi - Dall’esame progettuale si apprende la nuova viabilità danneggerà in modo irreversibile la R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) separando la piana agricola dell’Alute dal Torrente Frodolfo nell’unica parte del corso d’acqua dove ancora permangono caratteristiche di naturalità. Senza contare che tale bretella stradale favorirà una frammentazione del territorio e dell’habitat agricolo unita ad una urbanizzazione delle aree limitrofe, con buona pace della tutela dell’ambiente. Com’è noto, la R.E.R. costituisce, infatti, infrastruttura prioritaria ed il mantenimento della sua integrità risulta basilare per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi e, in ultima analisi, per la tutela della salute umana".

Idea alternativa

"La nuova opera stradale sembra proprio inidonea a risolvere i problemi del traffico che gravano sul centro di Bormio che si possono tranquillamente risolvere realizzando un tunnel stradale sotto il Monte Vallecetta, cui collegare anche un parcheggio servito da soluzioni di mobilità ecosostenibili che permettono di raggiungere il centro di Bormio. - ha rilanciato il presidente del Gruppo d'intervento Giuridico - Tale ipotesi è stata già vagliata tra le possibili soluzioni alternative alla realizzazione di questa bretella. In realtà, tutte le nuove opere previste nell’ambito delle XXV Olimpiadi invernali Milano–Cortina 2026 purtroppo procedono nella loro progettazione ed esecuzione in assenza di un quadro generale trasparente oggetto di un unico procedimento di V.A.S. nazionale, così come richiesto più volte dal GrIG".

Solo nell’agosto 2022, incidentalmente, è stato finalmente possibile conoscere l’elenco del complesso di opere previste con la deliberazione della Giunta regionale Veneto n. 934 del 26 luglio 2022, Allegato A, Allegato B, Allegato C: - ha concluso Deliperi - oltre 2,165 miliardi di euro di investimenti finanziati con fondi pubblici, tuttora scandalosamente in assenza di procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) nazionale, come richiesto dalla normativa comunitaria e dal Codice dell’ambiente. Il GrIG auspica fin da subito quantomeno una concreta presa di coscienza dei danni ambientali e finanziari che possono essere causati da opere insensate come la Tangenzialina di Bormio e l’adozione delle conseguenti decisioni".

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