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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tangenziale di Tirano entro le Olimpiadi? Salvini dice no, Fontana si. Il Pd insorge

Il ministro alle Infrastrutture mette indubbio la realizzazione dell'opera entro i 2026 ma il presidente lombardo dice che si riuscirà. Il Pd: "Si mettano d’accordo. Vogliamo risposte certe sia dalla Regione sia dal ministro"

Tangenziale si, tangenziale no. Negli ultimi giorni è acceso il dibattito sulla tangenziale di Tirano e sui possibili ritardi nella sua realizzazione, soprattutto in relazione all'appuntamento internazionale delle Olimpiadi invernali del 2026. Solo qualche giorno fa era stato il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, ad evidenziare le allungate tempistiche. "Per alcune opere trovate sulla scrivania al mio insediamento i tempi non sono compatibili come le Olimpiadi. Penso alla tangenziale di Tirano, perché quando si mette a bando qualcosa che finisce nel 2027 quando le Olimpiadi sono nel 2026...”, aveva dichiarato il leader leghista.

Di pronta risposta il presidente di Regione Lombardia e compagno di partito, Attilio Fontana, in Valtellina in occasione delle gare di sci alpino di Coppa del Mondo, si era detto ottimista. "È una finta novità, si sapeva che sul contratto era prevista la scadenza al 2027. Stiamo comunque lavorando affinché l’opera possa essere terminata prima dell’evento olimpico perché ci rendiamo conto della sua importanza e utilità. Stiamo interloquendo con la società incaricata dei lavori per cercare di anticipare la conclusione degli stessi. Anche il ministro Salvini ci darà una mano in tal senso".

Effettivamente la questione non è nuova. Nello scorso giugno a tal proposito vi era stato un "botta e risposta" tra i rappresentanti locali del Partito Democratico e della Lega. Mentre a settembre un altro leghista, l'allora ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in visita proprio al cantiere della tangenziale, aveva pubblicamente richiesto la conclusione dell'opera entro i Giochi. È dei giorni scorsi, infine, l'allarme lanciato dall'Automobile Club d'Italia lombardo proprio sui ritardi nelle infrastrutture olimpiche.

Duro i Pd: "Così non va"

"Quella che doveva essere un'opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro territorio, per riuscire a realizzare infrastrutture di qualità e sostenibili sta diventando un grande pasticcio considerando che molti di questi interventi non sono condivisi, che hanno un forte impatto ambientale e che per giunta rischiano di essere realizzati in notevole ritardo sulla scadenza prevista delle olimpiadi 2026", ha voluto nuovamente commentare il segretario provinciale del Partito Democratico, Michele Iannotti.

"Solo a giugno di quest’anno rispondendo ad un'interrogazione del Pd regionale, il sottosegretario leghista Antonio Rossi aveva confermato la realizzazione degli interventi previsti prima del 2026, dichiarando di non essere a conoscenza del dossier dell'Aci che denunciava forti ritardi nella realizzazione delle opere prevedendone la conclusione prima dell’avvio dei giochi olimpici solo per il 25% di quelle stradali e per il 50% di quelle ferroviarie - ricorda Iannotti -. Era il primo campanello d’allarme che doveva indurre la Giunta regionale a farsi parte attiva per correre ai ripari aprendo un confronto vero con tutti i soggetti coinvolti. E invece nulla è stato fatto. Ora interviene Salvini annunciando i notevoli ritardi nella realizzazione delle infrastrutture olimpiche sottolineando in particolar modo che neppure la tangenziale di Tirano, opera inserita nel pacchetto olimpico ma progettata nel 2004 e finanziata da anni, e mai messa in dubbio dal cronoprogramma, non riuscirà ad essere realizzata prima dell’avvio dei giochi".

"Risposte elettorali?"

"Il presidente Fontana si metta d’accordo con il ministro Salvini sulle risposte da dare: si rispetterà o no il termine del 2026? Non vorremmo che la risposta di Fontana sia solo elettorale; vogliamo risposte certe sia dalla Regione sia dal ministro competente" insiste Iannotti, candidato alle prossime elezioni regionali come consigliere regionale insieme all'ex sindaco di Morbegno, Alba Rapella.

"Fontana prenda in mano la situazione e convochi tutti gli attori che in questa partita hanno ruolo, compresi gli enti locali interessati, per fare il punto della situazione su quello che sta succedendo - insiste Iannotti -, entrando nel merito della definizione di un cronoprogramma certo e sulla qualità degli interventi in cui devono trovare accoglimento le richieste dei territori, in particolare riguardo allo svincolo della Sassella, al superamento della ferrovia al Trippi e alla tangenzialina di Bormio, affinché si realizzino opere con un basso impatto ambientale, che si integrino nel nostro contesto paesaggistico e che rispondano ad un modello di sviluppo sostenibile".

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