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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tangenziale di Sondrio, per Confartigianato Trasporti serve più dialogo

La categoria presieduta da Fausto Acquistapace: "Bene l'apertura di Sertori ma non varrebbe forse la pena di proseguire il dialogo tra portatori di interesse, politica locale e ente che coordina i lavori?"

Le nuove opere per la tangenziale di Sondrio, in località Trippi, continuano a far discutere. Questa volta tocca a Confartigianato Sondrio Trasporti esprimere la propria posizione dopo una riflessione ha coinvolto "sia l’importante settore del trasporto merci sia quello non meno importante e strategico del trasporto persone".

"L’attesa per i lavori per eliminare il tratto del passaggio a livello all’uscita est della tangenziale di Sondrio si sono fatti attendere oltre trent’anni e dopo la presentazione del progetto predisposto da Anas Spa era rimasta un po’ di amarezza che si è affievolita dopo la preso di posizione dell’assessore regionale Sertori che ha dimostrato apertura verso le istanze di coloro che vivono e lavorano sulle strade. Che l’opera per superare il passaggio a livello vada fatta nessuno ha dubbi ma dopo tre decenni di attesa le aspettative sono alte e nonostante le difficoltà l’auspicio è che le opere siano realizzate con un occhio rivolto al 2026 ma con una visione più lunga e cioè al dopo olimpiadi sempre nella convinzione che gli operatori economici della valle hanno una solo strada di fondovalle" si legge in una nota dell'ente.

“L’occasione delle Olimpiadi del 2026 – afferma Fausto Acquistapace, Presidente di Confartigianato Sondrio Trasporti - dovrebbe essere un punto di partenza e non di arrivo per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, che per essere realmente funzionali hanno bisogno di essere progettate ascoltando in primis chi i territori li vive quotidianamente. Stiamo parlando di comuni cittadini, studenti, lavoratori, turisti, imprenditori, operatori del trasporto merci e operatori del trasporto persone che attraversano le nostre arterie giornalmente".

"Negli ultimi giorni circolano soluzioni e posizioni differenti che hanno tutte un fondamento. A questo punto vogliamo lanciare alcuni spunti di riflessione: non varrebbe forse la pena di proseguire il dialogo tra i portatori di interesse, la politica locale e l’ente che coordina i lavori? Siamo veramente certi che la fretta per l’avvio dei lavori non rischi di farci ritrovare con un’opera che crei più criticità rispetto a quelle che dovrebbe risolvere?".

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