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Prospettiva internazionale

Insieme è meglio: Sondrio torna nell'associazione "Città alpina dell'anno"

Il capoluogo valtellinese ha ospitato oggi la prima assemblea generale dell'anno che ha coinvolto i rappresentanti di 19 località di 6 diverse nazioni

Condividere problemi e difficoltà, per trovare le soluzioni più adeguate per ognuna delle realtà coinvolte, che hanno molti punti di contatto, ma mantengono ciascuna le proprie peculiarità: è questa l'ottica con cui Sondrio è rientrata nell'associazione "Città alpina dell'anno" di cui peraltro, oggi, ha anche ospitato la prima assemblea annuale.

Il capoluogo valtellinese era stato nominato "Città alpina" nel 2007, poi era uscito dall'associazione, per tornare infine a farne parte di recente: "Abbiamo molti valori condivisi con le altre realtà che fanno parte dell'associazione - ha sottolineato l'assessore alla cultura e all'istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta - e siamo contenti di accogliere qui molti ospiti. L'assemblea generale ha rappresentato un bel confronto e un'occasione di scambio di buone pratiche su temi importanti che accomunano i territori alpini. C'è poi anche la volontà concreta di intervenire con finanziamenti e progetti a favore dei giovani, contro lo spopolamento dei territori montani e per un miglioramento della qualità della vita".

Punti in comune e differenze

"Siamo contenti che Sondrio sia tornata a fare parte dell'associazione - ha evidenziato il presidente dell'associazione stessa Ingrid Fischer - che ha notevole valore nell'ambito, ad esempio, della promozione turistica o delle pratiche sostenibili. Le città alpine condividono le stesse sfide, ma in modo diverso: in alcune la popolazione è troppa, altre si svuotano; alcune realtà devono fare i conti con flussi turistici eccessivi, altre hanno poco turismo. L'associazione ci permette di imparare gli uni dagli altri: ad esempio, in Germania abbiamo buone pratiche sulla mobilità che invece mancano altrove".

Le idee di Ingrid Fischer, il cui padre tra l'altro è nato a Sindelfingen, città gemellata con Sondrio, e che dunque ha avuto varie occasioni in passato di visitare la Valtellina ("Per me invece è la prima volta e mi fa davvero piacere" - ha rivelato la stessa Fischer) sono state riprese anche dalla direttrice dell'associazione Magdalena Holzer: "Il ruolo dell'associazione - ha sottolineato la Holzer - va dalla consulenza e il coordinamento sui vari progetti, fino alla mediazione linguistica e interculturale tra le varie realtà. Seppur si parla di grandi temi, è importante vedere e ancorare tutto a livello locale e puntare sull'ascolto e il coinvolgimento della popolazione".

L'associazione "Città alpina dell'anno" comprende 19 diverse località in sei differenti Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Slovenia). In Valtellina a far parte dell'associazione, oltre a Sondrio, è anche Morbegno: "All'interno dell'associazione - ha concluso Barbara Greggio - c'è una grande cooperazione che si vive in modo molto familiare. Si affrontano temi importanti come lo spopolamento, il cambiamento climatico, i giovani e il turismo. Spesso sono questioni al di sopra delle possibilità di noi amministratori locali, ma siamo accomunati dal fatto di affrontarli non dal punto di vista della condivisione dei problemi, ma della ricerca delle soluzioni".

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