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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Non c'è acqua nei laghi: è già emergenza idrica

Chiuse regolate per far fronte alle scarse precipitazioni. Il livello del lago di Como non era così basso dal 1956. Convocati i tavoli di emergenza in Regione e al Ministero

L'attesa pioggia ancora non c'è, l'emergenza siccità - anche in previsione della primavera e dell'estate - fa ancora grande paura in tutta la Lombardia (e non solo). Negli ultimi giorni i volumi d'invaso dei Grandi Laghi regolati non hanno subito variazioni significative. Tutti i valori sono regolati per garantire un'erogazione prossima o pari (Lago di Garda) ai minimi storici.

La situazione aggiornata alle ore 15 di martedì 28 febbraio, per il Lago di Como, indica un livello idrometrico di 8,6 centimetri sotto lo zero, con un afflusso di 51,2 metri cubi al secondo e un deflusso di 47,4 m3/sec. Alle 9 di questa mattina si è raggiunto un livello di 46,8 m3/sec. Questo dato, che a molti potrebbe dire poco, è di grande rilevanza: rappresenta infatti il nuovo minimo storico. "Battuto" in negativo il precedente, di 47 m3/sec, registrato nel 1956.

Task force in Regione

Il 3 marzo si svolgerà il Tavolo regionale sull'utilizzo della risorsa idrica in Lombardia. A coordinarlo sarà il presidente della Regione, Attilio Fontana. All'incontro sono state invitate le istituzioni e i rappresentanti degli utilizzatori delle acque (consorzi di bonifica e irrigazione, enti regolatori dei laghi, gestori idroelettrici, associazioni di categoria del mondo agricolo).

"Si tratta - spiega il presidente Fontana - di un momento di particolare attenzione per il sistema produttivo lombardo, come lo scorso anno dovremo fare i conti con la siccità. Il 3 marzo condivideremo con tutti i soggetti coinvolti quali strategie e azioni possono essere messe in campo per gestire la prossima stagione estiva".

Regione Lombardia non ha mai smesso di monitorare la situazione. "A dicembre infatti - spiega l'assessore a Montagna e Risorse energetiche, Massimo Sertori - avevamo sollecitato la massima cautela nell'utilizzo delle risorse idriche e abbiamo chiesto al Governo di prorogare lo stato di emergenza per la siccità nel Nord Italia. A gennaio - continua - Regione Lombardia ha avviato le interlocuzioni con i gestori dei laghi regolati per trattenere più risorsa possibile nei grandi laghi regolati (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) e chiesto agli operatori idroelettrici di attivarsi a trattenere più risorsa possibile negli invasi montani".

"In tal senso - sottolinea Sertori - Terna spa, gestore nazionale del sistema elettrico, stante il contesto di criticità, ha già confermato massima disponibilità a una gestione coordinata degli invasi idroelettrici per fronteggiare la crisi idrica. In considerazione del fatto che, purtroppo, le previsioni di medio periodo non segnalano per ora significative anomalie positive di precipitazioni, almeno nel territorio regionale - conclude l'assessore Sertori - auspichiamo la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e produttivi interessati al fine di giungere all'avvio della prossima stagione irrigua, avendo già posto in essere ogni possibile manovra utile per affrontarla nelle migliori condizioni possibili".

Tavolo anche al Ministero

Nel frattempo è stato annunciato anche un tavolo ad hoc a Palazzo Chigi. "Dopo anni in cui si tanto è parlato di emergenza idrica e siccità, finalmente passiamo ad affrontare questo tema con concretezza. Ed è questo l'obiettivo del Tavolo interministeriale per l'emergenza idrica e la siccità previsto il prossimo 1° marzo alle 11.30 a Palazzo Chigi".

Lo ha annunciato martedì il sottosegretario al Cipe, senatore Alessandro Morelli, nell'ambito della visita sul lago di Garda volta ad appurare lo stato dei fondali. 

"Compito del dipartimento che guido è la capacità di sapere programmare bene e in tempo - ha detto ancora Morelli - e credo non ci sia alcun dubbio che su un tema così delicato, in cui sono coinvolte intere comunità e messi a dura prova settori produttivi vitali per la nostra economia, proprio la programmazione debba essere un punto cardine. L'obiettivo che ci prefiggiamo e che il Tavolo intende perseguire è, oltre a tamponare in tempi brevi le difficoltà del momento, dare avvio a una discussione seria capace di mettere in campo una pianificazione e una progettualità pluriennali, con lo scopo di garantire una risposta strutturale, prevedendo e avviando un programma di azioni utili e risolutive per i grandi settori coinvolti da questa emergenza come ad esempio l'agricoltura, l'industria, la produzione idroelettrica. 

Allarme per i trasporti lacustri

"Naturalmente - ha concluso il sottosegretario - siamo consapevoli delle difficoltà che questa crisi determina o può determinare anche per il trasporto pubblico lacustre, per esempio nel caso dei grandi laghi del Nord, dove registriamo una diminuzione della risorsa idrica. La mia visita oggi qui, ospite della Navigazione Laghi, testimonia il segnale di attenzione da parte del Governo alle tante comunità servite da questa modalità trasportistica che potrebbero incontrare non pochi disagi se questa dovesse in qualche modo rallentare o interrompersi. Eventualità che cercheremo di scongiurare in tutti i modi". 

Le previsioni

Per la settimana dal 27 febbraio al 5 marzo il modello climatologico indica, con buona probabilità, la persistenza di un'area di bassa pressione sul Mediterraneo occidentale che influenzerà soprattutto le regioni centromeridionali italiane. In tale quadro le piogge saranno al di sopra della media sulle aree appenniniche settentrionali ed al centro-sud, mentre permarranno nei valori attesi sul resto del settentrione; le temperature saranno al di sotto dei range tipici al Nord.

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