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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Troppe difficoltà per il Trasporto Pubblico Locale, scuole superiori con il 75% degli studenti

Seppur manchi l'ufficialità è quasi certo che lunedì 26 aprile riapriranno le scuole. L'annuncio del prefetto dopo la riunione del "Tavolo di Coordinamento nel settore del trasporto pubblico scolastico"

Le scuole superiori della provincia di Sondrio provano a riorganizzarsi in previsione della riapertura, prevista, seppur manchi l'ufficialità, per lunedì 26 aprile. In tal senso si è riunito, nella mattinata di giovedì 22 aprile, promosso dal prefetto Salvatore Pasquariello, il “Tavolo di Coordinamento nel settore del trasporto pubblico scolastico". Una riunione importante in considerazione della ripresa delle attività didattiche in presenza, che saranno riformulate come segue: dal 50% al 75% per le zone rosse e dal 70% al 100% per quelle gialle e arancioni.  

Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti della Regione Lombardia e dell’UTR, il Sindaco del Comune di Morbegno, l’assessore del Comune di Bormio in rappresentanza del Sindaco, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il Direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, i rappresentanti di Trenord S.r.l., il segretario della Confartigianato Imprese, il presidente dell’Associazione FAI-NCC, rappresentanti dell’aziende di trasporto STPS, Automobilistica Perego S.p.A. e Gianolini Servizi e Trasporti S.r.l.

Difficoltà

Sebbene le istituzioni scolastiche siano in gran parte in grado di garantire condizioni di sicurezza per estendere la didattica in presenza al 100% da subito, le grandi difficoltà risiederebbero nei trasporti pubblici. Per questo, al momento, gli enti coinvolti propenderebbero per un incremento graduale in termini di presenza dei ragazzi. Sul punto, il referente dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale ha prospettato all'assemblea delle oggettive  e serie difficoltà nel garantire, con le vigenti limitazioni al 50% della capienza massima dei mezzi, percentuali superiori al 75% della popolazione studentesca. Per raggiungere tale obiettivo bisognerebbe contrattualizzare altri soggetti oltre a quelli che già stanno lavorando e tale soluzione non è di immediata realizzazione.

Un altre grande limite è di tipo normativo. Se per i mezzi immatricolati per il trasporto pubblico locale si considera la percentuale del 50% sulla capienza massima (posti in piedi e a sedere), per quello privato, per la stessa tipologia di mezzi, si fa riferimento ai soli posti a sedere. Pertanto, con le regole attuali, non resta che incrementare il numero degli automezzi. Il prefetto Pasquariello si è preso l'impegno di sottoporre la questione all’attenzione del Governo. Le medesime perplessità nel reperimento degli automezzi sono state rappresentate inoltre dalle ditte di trasporto privato e da Trenord presenti all’incontro. 

Problema comune

Le difficoltà presenti in Valtellina e Valchiavenna, come fatto presente dal rappresentante di Regione Lombardia, vi sono anche in altre province lombarde. Anche lì non si riuscirà a partire al 100% dal 26 aprile prossimo, ma si osserverà un rientro graduale, anche allo scopo di mantenere un atteggiamento prudenziale in relazione all’andamento del quadro epidemiologico. Nei prossimi mesi, inoltre, gli enti si auspicano che il piano di vaccinazione di massa possa giustificare un incremento delle percentuali di capienza dei mezzi che però al momento rimangono attestate al 50%.

In conclusione, nel tavolo di coordinamento è stato stabilito di mantenere una percentuale di rientro in presenza pari al 75% almeno fino al 2 maggio prossimo, riservandosi di rivalutare la situazione in questa sede in una prossima riunione di aggiornamento che si terrà il 4 maggio 2021, con l’obiettivo di incrementare la percentuale a decorrere dal 10 maggio prossimo.       

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