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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Troppe incertezze per la sanità valtellinese, i sindacati vogliono incontrare Ats e Asst

Molte le questioni: dal ripristino delle tre alte specialità chirurgiche presso l’ospedale Morelli di Sondalo, passando per i presidi di Sondrio e Morbegno con le loro criticità, fino ad arrivare al presidio di Chiavenna, dove, da notizie recenti, dovrebbero arrivare ingenti investimenti dalla Regione per la sua messa in sicurezza e rilancio

Sulla sanità in provincia di Sondrio è "necessario e urgente fare il punto rispetto alla situazione complessiva". Per questo, "nonostante un costante monitoraggio che non è mai venuto meno nei passati, difficili mesi", Cgil, Cisl e Uil della provincia di Sondrio hanno inviato una nuova richiesta di incontro ad Ats Montagna e Asst Valtellina e Alto Lario. Molte le questioni: dal ripristino delle tre alte specialità – neurochirurgia, chirurgia toracica e vascolare – a partire dall’1 agosto presso l’ospedale Morelli di Sondalo, passando per i presidi di Sondrio e Morbegno con le loro criticità, fino ad arrivare al presidio di Chiavenna, dove, da notizie recenti, dovrebbero arrivare ingenti investimenti dalla Regione per la sua messa in sicurezza e rilancio.

Le problematiche

"A tutto ciò si aggiunge il territorio che riveste, o almeno dovrebbe rivestire, un ruolo centrale – e lo abbiamo visto bene, purtroppo, durante la pandemia - con prestazioni e servizi che hanno bisogno di essere implementati e rilanciati nel segno della accessibilità e prossimità per i cittadini della nostra provincia. C’è all’interno di tutta questa partita – dagli ospedali al territorio -, una grande preoccupazione che investe tutti questi aspetti, con il rischio che anche le scelte più condivise possano risultare inutili o venire pesantemente depotenziate: parliamo della drammatica carenza di personale in provincia di Sondrio, su cui lanciamo da anni ormai l’allarme, troppo spesso inascoltato. Questo è diventato il presupposto per ogni intervento; se a tutti i livelli non si interviene prontamente, tutti gli intenti e le dichiarazioni della politica non potranno che essere destinati a rimanere tali. Mancano operatori a tutti i livelli: operatori socio-sanitari, ma soprattutto infermieri e medici" si legge in una nota congiunta.

"Ed è proprio rispetto alla carenza di personale che stiamo cercando di capire se, in merito al ripristino della situazione pre-Covid presso il Morelli di Sondalo, la Direzione strategica di Asst sarà in grado di garantire l’efficienza e i servizi che da sempre hanno contraddistinto quella realtà. Siamo ben consci dei potenziali effetti che l’acuirsi della pandemia potrebbe determinare anche in termini di organizzazione e risposta sanitaria, ma proprio per questo intendiamo vigilare perché non passi, attraverso i disservizi, un ulteriore depotenziamento della risposta sanitaria e socio sanitaria e assistenziale ai bisogni dei nostri cittadini" continuano i rappresentanti sindacali.

"Per questo, inserito nel più ampio scenario di analisi complessiva, anche alla luce dello sviluppo della legge di riforma sanitaria regionale che ci vedrà protagonisti per valutare e incidere rispetto alle ricadute inevitabili sul territorio, riteniamo fondamentale proseguire un confronto che possa monitorare l’evolversi della situazione e dell’organizzazione della rete ospedaliera e territoriale nel suo complesso in provincia di Sondrio nell’immediato e nel futuro" conclude la nota.

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