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Sassella, l'architetto Stefanelli rilancia: una rotonda sospesa

Dopo il no di Anas al sottopasso nei pressi nel Santuario mariano dal professionista una nuova soluzione per tutelare il paesaggio e risolvere i problemi di viabilità

Il futuro della viabilità in ingresso a Sondrio, nella zona della Sassella, continua a far discutere. Dopo il no di Anas alla proposta avanzata dai gruppi minoranza di un sottopasso viario nei pressi del santuario mariano, ecco che l'architetto Piercarlo Stefanelli, coadiuvato da altri professionisti, offre una terza via.

"Alla luce del parere negativo di Anas al progetto alternativo della rotonda alla Sassella, peraltro senza VAS (valutazione ambientale strategica), ho incontrato nuovamente i miei colleghi architetti, ai quali si è aggiunto anche Marco Osmetti, urbanista con esperienze di lavoro all’estero (anche nella lontana Australia). Insieme abbiamo cercato di approfondire e mettere a punto una soluzione ancora alternativa rispetto alle indicazioni precedentemente date" spiega il professionista sondriese. 

Non il cavalcavia ideato da Anas, non il sottopasso alternativo, "suggerito" dalla minoranza su spunto, tra l'altro, dello stesso Stefanelli. La nuova proposta prevede la realizzazione di una rotonda sospesa, nelle vicinanze del passaggio a livello ferroviario che conduce a Caiolo.

rotonda sospesa sassella Stefanelli-2

"Questa nuova soluzione permetterebbe di risolvere definitivamente tutti i problemi derivanti dagli svincoli presenti in quel tratto di strada dove insiste l’area commerciale. Si è pensato pertanto ad una unica rotonda aerea situata un po’ oltre dell’attuale incrocio (con passaggio a livello) tra la statale e il ponte che porta a Caiolo. Il ponte è già situato ad una quota più elevata rispetto a quella della Statale. In questo modo non vi sarebbe più alcun ostacolo per realizzare l’opera, quindi zero rotonde esistenti e previste, soprattutto quella della Sassella, ma soprattutto via anche il pericolosissimo passaggio a livello di Caiolo. E tutti contenti: Anas con i suoi problemi di natura idrogeologica, la città di Sondrio che lascia la sua Sassella intonsa e bella come ingresso importante al territorio urbano e l’Istituzione Provincia che non può più lamentare intoppi nei momenti di punta" illustra Stefanelli. 

Ferrovia e area commerciale

L'imminente chiusura della tratta ferroviaria Tirano-Colico per l'intero periodo estivo sarebbe l'occasione giusta, secondo l'architetto sondriese, per svolgere i lavori propedeutici alla realizzazione dello svincolo rotatorio sospeso. "Sarebbe opportuno che Rfi, nel contempo dei lavori di manutenzione, eliminasse il passaggio a livello in modo che le imprese potrebbero lavorare giorno e notte senza ostacoli. Estremamente importante sarebbe che le ferrovie pensassero già al raddoppio dei binari per una ferrovia aggiornata e moderna (si ricordano binari targati 1902/03), dopo 120 anni di vita. In questo modo si dimezzerebbero i tempi e l’inquinamento causato dalle vetture che transitano quotidianamente sulla Statale (soprattutto i tir commerciali) e aumentando così la possibilità di raggiungere, dimezzando i tempi, Milano, e la Valtellina. Naturalmente andrà ripensata anche la viabilità e il sistema di parcheggio dell’area commerciale di Castione, per raccordarsi più facilmente alla quota della rotonda aerea sopra la Statale. Comunque le rampe in piano da est verso ovest rimarrebbero per velocizzare l’ingresso all’area commerciale e l’uscita verso Milano" continua il professionista.

Metropolitana di valle

Sono decenni che Stefanelli tratta di mobilità valtellinese. Da tempo sogna la realizzazione di un collegamento puntuale e sostenibile come la metropolitana. "Con questo tipo d'intervento il risultato più importante sarebbe quello di realizzare la prima metropolitana per una valle alpina, una prima rivoluzione ambientale. Si potrebbero restaurare le vecchie stazioni di paese, utilizzandole per tutto ciò che serve per raggiungere i centri abitati con mezzi condivisi, non a motore. Si potrebbero impiegare anche le risorse derivanti dall’Europa (PNRR) perché il progetto merita attenzione e sarebbe uno dei primi a partire. Occorre però che Anas, F.S. (Ferrovie dello Stato) e istituzioni provinciali e regionali si parlassero senza “farsi i dispetti”. La posa del secondo binario potrebbe continuare anche dopo la sostituzione del primo, senza interrompere il traffico ferroviario" conclude l'ex assessore sondriese. 

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