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Il treno ritarda di un minuto ed i pendolari perdono la coincidenza: la denuncia della Cisl

Il referente per il settore Trasporti della CISL Sondrio, Michele Fedele: «Fondamentale che i vari vettori del trasporto pubblico, sia su ferro che su gomma, tengano in debito conto l'aspetto delle coincidenze e ciò, soprattutto, nel caso di ritardi contenuti»

Mattinata da dimenticare, quella di venerdì 4 settembre 2020, per alcuni lavoratori pendolari che, ogni mattina dalla Valchiavenna, percorrono la tratta ferroviaria Morbegno-Sondrio-Tirano: il treno da Chiavenna, il cui arrivo è previsto per le 7,37 a Colico, ha ritardato di qualche minuto. Tanto è bastato, purtroppo, per far perdere ai pendolari la coincidenza con il treno Milano-Tirano.

In pratica, il treno da Chiavenna è giunto a Colico alle 7,49, soltanto un minuto dopo la partenza del treno per Tirano, che è avvenuta alle 7,48. Per un solo minuto i pendolari
valchiavennaschi hanno perso la coincidenza, e hanno dovuto attendere un'ora per la coincidenza successiva, con conseguente rilevante ritardo al lavoro.

«Dobbiamo, purtroppo, considerare che troppo spesso le coincidenze saltano per una manciata di minuti, con disagi rilevanti per i nostri pendolari il cui percorso “casa-lavoro”, il più delle volte, richiede di dover percorrere tratte diverse che vedono l'utilizzo di più treni o del treno unitamente all'autobus. Pertanto, la CISL di Sondrio ritiene fondamentale che i vari vettori del trasporto pubblico, sia su ferro che su gomma, tengano in debito conto l'aspetto delle coincidenze e ciò, soprattutto, nel caso di ritardi contenuti da parte di uno dei vettori» ha commentato il referente per il settore Trasporti della CISL Sondrio, Michele Fedele.

«A volte con un po' di buon senso si possono far risparmiare considerevoli disagi ai viaggiatori, attendendo soltanto pochi minuti per l'arrivo di un vettore coincidente in ritardo.
Ciò è fondamentale soprattutto in questa particolare fase caratterizzata dalla necessità del distanziamento tra le persone e dall'esigenza di avere un numero già determinato di viaggiatori sia sui treni che sugli autobus. Lasciare a terra delle persone per una mancata coincidenza si ripercuote inevitabilmente sulla corsa successiva, con rischio di sovraffollamento sul mezzo di trasporto e conseguente rischio di violazione di quelle regole poste a tutela della salute per la nota situazione pandemica in atto» ha aggiunto Fedele.

La CISL di Sondrio, pertanto, rivolge un appello alle aziende esercenti i servizi di trasporto pubblico affinché tengano in debito conto il problema delle coincidenze e si adoperino, soprattutto in questo particolare periodo, affinché ci sia maggiore connessione tra i vari vettori operanti nella nostra provincia.

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