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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lo stop

Marco Confortola rinuncia al suo tredicesimo "ottomila"

L'alpinista lo ha comunicato inviando una lettera al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

Marco Confortola ha rinunciato, almeno momentaneamente, alla scalata del Nanga Parbat, quello che sarebbe stato il suo tredicesimo "ottomila": l'alpinista valtellinese ha comunicato la sua decisione con una lettera inviata al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e che quest'ultimo ha pubblicato su Facebook.

Prima di tutto la sicurezza

"Prima di tutto la sicurezza, la vita e poi tutto il resto. Da uomo di montagna, guida alpina e tecnico elisoccorso Areu, il messaggio che vorrei far passare è proprio questo. La montagna va vissuta in sicurezza e con tanto buon senso, inutile sfidare la montagna e morire. Nella vita bisogna sapersi fermare. Un guerriero che torna vivo da una battaglia è buono per tornare a combattere". - così ha scritto Confortola nella lettera inviata al Governatore Fontana a cui ha allegato anche una foto che, come spiega lo stesso Confortola ritrae "la bandiera che ho preparato con le mie mani dove ho unito le tre bandiere di Regione Lombardia, dell'Italia e del Pakistan. L'avrei portata in vetta al mio tredicesimo ottomila, ma l'innalzamento delle temperature e la pericolosità della montagna mi ha fatto purtroppo rinunciare".

"Mio nonno, morto a più di novant'anni - ha concluso Marco Confortola - mi ha sempre insegnato che un buon alpinista deve morire da vecchio nel proprio letto. Se non avessi messo per prima la sicurezza non sarei riuscito a scalare ben 12 ottomila senza ossigeno. Viva la montagna, viva la Lombardia".

L'ultima scalata

Confortola era arrivato in vetta al suo dodicesimo "ottomila", il Kangchenjunga, a inizio maggio, anche se proprio su questa scalata poi si erano scatenate alcune polemiche, subito rimandate al mittente dall'alpinista valtellinese.

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