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Quanto affetto per Simone Valli: un bivacco e una borsa di studio in sua memoria

Venerdì ad Albosaggia la premiazione di miglio studenti skialper mentre a Teglio si lavora per una rifugio autogestito

L'affetto e l'amicizia nei confronti di Simone Valli, il 18enne tellino tragicamente morto nell'agosto del 2021 in Val Belviso mentre svolgeva il lavoro di guardiacaccia, non smettono di generare frutti positivi. Oltre alle numerose testimonianze di vicinanza ci sono due iniziative concrete che in questi giorni stanno prendendo forma. Da una parte la prima edizione della borsa di studio dedicata proprio a Simone dalla Polisportiva Albosaggia, dall'altra la costruzione di una capanna in quota sulle cime di Teglio.

La borsa di studio

"La borsa di studio Simone Valli va a premiare una studentessa ed uno studente delle scuole superiori che si sono distinti sia per meriti scolastici che per risultati nella disciplina dello scialpinismo, quella che il nostro Simone ha praticato a livello agonistico in Polisportiva per diversi anni. La premiazione avverrà presso il Municipio di Albosaggia anche per significare il valore 'istituzionale' e l'importanza che tutta la Polisportiva Albosaggia e l'intera comunità del paese orobico, vuole riconoscere sia al nostro amico prematuramente scomparso, ma anche ai ragazzi che hanno conquistato la borsa di studio, grazie al mix di ottimi risultati nello studio e con performance di alto livello nello svolgimento dell'attività agonistica", spiegano i promotori. La premiazione avverrà venerdì 30 settembre.

Capanna Meden

Nei pressi del passo Meden, tra Teglio e la valle di Poschiavo, il CAI tellino sta erigendo un capanna in quota proprio in memoria di Simone Valli. I lavori a 2430 metri, per il momento, sono sospesi. Se ne riparlerà dopo l'inverno. Nelle scorse settimane sono state gettate le fondamenta del rifugio autogestito grazie all'aiuto dell'elicotterista Maurizio Folini dopo che, precedentemente, erano stati abbattuti i muri esistenti della vecchia caserma.

"La nuova struttura è stata fortemente voluta dalle tre famiglie telline guidate da Mario Cogliati, Umberto Tudori e Modesto Tudori, che nel 2015 hanno volutamente donato al C.A.I. locale gli allora resti della costruzione di loro proprietà, con la chiara intenzione di farla rinascere e donare alla comunità un luogo di riferimento sia dal punto di vista sportivo che turistico, senza alcun scopo commerciale", spiegano dal CAI di Teglio.

Grazie ad un bando della Fondazione Pro Valtellina sono stati reperiti i fondi necessari per l’avvio delle opere. Dal canto suo il Comune di Teglio, congiuntamente a numerose associazioni del territorio, tra cui Astel Teglio, Skipazzi, Accademia del Pizzocchero e Amis de San Giuan, ha voluto fare la propria parte effettuando una libera donazione per poter così incrementare le risorse economiche indispensabili per il proseguimento dei lavori.

Non si ferma invece la raccolta fondi necessaria per la realizzazione completa del progetto: "Per chi volesse partecipare con una donazione è aperta la campagna “Adotta una pietra", con cui sarà possibile fornire il proprio contributo sul conto corrente dedicato. Per informazioni consultare il sito web del CAI di Teglio.

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