L'allarme della Statale di Milano: «Il ritiro ghiacciai farà scomparire il 22% della flora alpina»
La ricerca: a rischio la distribuzione e le caratteristiche ecologiche di 117 specie di piante
Il ritiro dei ghiacciai avrebbe devastanti conseguenze sulla flora alpina italiana, portando alla scomparsa del 22% delle specie. L'allarme viene lanciato dall'Università Statale di Milano, attraverso uno studio pubblicato su Frontiers in Ecology and Evolution e coordinato da Marco Caccianiga, docente di Botanica del dipartimento di Bioscienze, in collaborazione con Gianalberto Losapio della Stanford University.
Lo studio ha indagato le conseguenze del cambiamento climatico in atto, e in particolare del ritiro dei ghiacciai, sulla diversità delle piante alpine, uno dei simboli più iconici delle nostre montagne. Sebbene tale diversità possa inizialmente aumentare con il ritiro dei ghiacciai, i risultati dello studio indicano che il numero di specie alla fine diminuirà: fino al 22% delle specie studiate potrebbe scomparire localmente o addirittura estinguersi una volta che i ghiacciai saranno scomparsi.
«Quando i ghiacciai si ritirano, espongono nuovi spazi disponibile per la crescita delle piante, ma questo cambia anche le caratteristiche e la diversità degli ecosistemi a valle», si legge in una nota dell'ateneo milanese: «Gli autori hanno combinato i dati storici sul ritiro di quattro ghiacciai italiani con l’analisi delle condizioni ambientali locali e la distribuzione e le caratteristiche ecologiche di 117 specie di piante».
«Le analisi - continua la nota - hanno indicato cambiamenti nelle interazioni all'interno delle comunità vegetali: le specie competitive diventano prevalenti a lungo termine mentre quelle cooperative, le prime a colonizzare il terreno, vedranno le loro popolazioni ridursi entro soli 100 anni. Il tasso senza precedenti dell'attuale ritiro dei ghiacciai rende improbabile l’evoluzione di adattamenti per fronteggiare queste nuove condizioni».