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Umido e tariffe puntuali, cambia la raccolta differenziata dei rifiuti

Da ottobre al via le novità in 5 Comuni della Valtellina tra cui Sondrio. Scaramellini: "Cambio di passo per allinearsi alle città virtuose e agli obblighi di legge". I dettagli

Sta per cambiare la raccolta dei rifiuti in provincia di Sondrio. Dal primo ottobre, per iniziare nel capoluogo e nei comuni di Aprica, Talamona, Morbegno e Cosio Valtellino (pari al 25% della popolazione provinciale), verrà introdotta da Secam la raccolta porta a porta dei rifiuti organici. Contestualmente, seppur gradualmente, la tariffazione diventerà puntuale, proporzionata, cioè, alla reale quantità di rifiuti prodotti dalle utenze, domestiche o meno. Uno scatto in avanti necessario, sia per adeguarsi agli standard di legge (seppur in ritardo di 9 anni), sia per una crescita culturale della comunità, al passo con i tempi e le contemporanee sensibilità.

Il decreto legislativo 152 del 2006 prevedeva che entro il 2012 i Comuni differenziassero il 65% dei rifiuti. Oggi in provincia di Sondrio la differenziata supera di poco il 57% degli scarti totali, mentre la media regionale si attesta sopra il 73%. Numeri sconfortanti tristemente rappresentati anche dalle analisi a campione condotte da Secam nelle ultime settimane. Controllando nella frazione indifferenziata, quella dei sacchi neri, si è potuto constatare come il 66% del materiale fosse conferito in maniera errata: oltre il 34% era organico e "verde", il 12,19% carta, il 10,13% vetro mentre quasi il 13% era plastica. Comportamenti errati che necessitano di cambiamenti.

"Il tema dei rifiuti è molto importante e delicato e ci impegna fin dal nostro insediamento e ancora prima nel nostro programma elettorale. Devo ringraziare l'assessore Mazza per aver studiato, essersi documentato ed aver girato la Lombardia per vedere come si comportavano gli altri prima di trarre le nostre conclusioni. I nostri cittadini sono ordinati e virtuosi, quindi è strano che non si riesca a raggiungere una percentuale di raccolta differenziata adeguata, al passo con i tempi. Siamo sotto i limiti di legge abbondantemente, ma dobbiamo puntare in alto. Sono 4 anni che chiediamo a Secam di introdurre questa novità che, in altri territori in Lombardia e in Italia, sono da anni la normalità. Non stiamo facendo un salto nel buio, semplicemente ci stiamo allineando alle città virtuose", ha spiegato il sindaco sondriese Marco Scaramellini.

Gli obietti

Gli obiettivi di Secam sono chiari e molteplici in quello che è stato denominato progetto "Differenziamoci". Da una parte raggiungere i livelli minimi imposti dalla legge, differenziando "alla fonte" la frazione organica dal resto dei rifiuti, e separando nella raccolta anche i rifiuti tessili; dall'altra, rifacendosi al sistema di economia circolare, incrementare la qualità del rifiuto differenziato e massimizzare il recupero dei materiali, limitando sempre più lo smaltimento. Senza dimenticare, inoltre, il necessario miglioramento della raccolta della carta, oggi condotta tramite 'contaminanti' sacchi di plastica, e la possibile ottimizzazione del conferimento del vetro, con il superamento delle iconiche "campane" verdi. Per raggiungere i target è stato "ingaggiato" uno dei principali consulenti di settore, Lorenzo Bagnacani, presidente e di amministratore delegato di numerose aziende operanti nel settore dell'ambiente e dell'energia.

"Vogliamo applicare a Sondrio quello che è lo stato dell'arte del settore, del sistema delle raccolte differenziate, portando la provincia al livello delle migliori realtà nazionali. Quello che stiamo per compiere non è soltanto un passo importante per il territorio, lo è anche per l'azienda che crescerà in maniera significativa nelle sue prassi industriali", ha illustrato Bagnacani. La popolazione pare pronta alla novità. Nei mesi passati la multiutility valtellinese ha condotto un sondaggio tra i cittadini con esiti decisamente incoraggianti. Alla domanda "Come valuta la possibilità di differenziare l’umido in un sacco diverso?" solo 2,3% degli intervistati si è espresso negativamente. Tutti gli altri hanno dimostrato apprezzamento (80,5%) o indifferenza (17,3%).

Risparmio economico

"L'organico, a livello regionale, pesa circa il 36% dei rifiuti complessivi. Se noi considerassimo il 36% del volume di rifiuti anche per il Comune di Sondrio potremmo addirittura, nell'ipotesi più virtuose, raggiungere tra le 3.000 e le 4.000 tonnellate di rifiuto organico. Oggi questo rifiuto, conferito nel sacco nero, viene smaltito con dei costi molto importanti essendo l'attività più onerosa: 165 euro a tonnellata tra trattamento e trasporti. Raccogliendo l'organico separatamente il costo di trattamento è completamente differente: circa 80 euro a tonnellata. Ciò permetterà di risparmiare 330mila euro all'anno. Così facendo si restituisce sostenibilità ambientale e si creano dei benefici anche economici", ha continuato il consulente di Secam, convinto che in poco tempo si possano superare ampiamente i livelli minimi imposti dalla legge, tanto da ottenere il 72% di differenziata.

Tariffa puntuale

Per raggiungere quanto prefissato, sia in termini quantitativi sia, soprattutto, in termini qualitativi, sarà fondamentale la collaborazione dei cittadini, veri protagonisti di un cambio importante nella quotidianità delle famiglie. Con l'introduzione della tariffa puntuale sarà possibile "premiare" gli sforzi dei cittadini che separeranno attentamente le frazioni riciclabili alla fonte. Un incentivo economico, basato sul calcolo della tariffa rifiuti in base alla reale produzione di ogni singola utenza, che si potrebbe facilmente riassumere con: "Chi più differenzia meno paga". Per fare ciò Secam, con l'aiuto di Bagnacani, sta studiando una riorganizzazione dei suoi servizi, oltre che delle strutture. Con una semplice implementazione tecnologica, grazie a bidoni o sacchetti muniti di chip, la società presieduta da Raffaele Pini sarà in grado di misurare "il numero degli svuotamenti di rifiuti indifferenziati nei suoi mezzi di raccolta". Ciò andrà a contribuire al costo variabile della tariffa.

Come spiegato dall'assessore all'Ambiente, Carlo Mazza, il centro di raccolta di Sondrio, posto in via Samaden, oggi è sottodimensionato rispetto alle reali necessità della città. Nei mesi scorsi l'Amministrazione comunale sondriese ha partecipato ad un bando, legato al Piano Nazionale di Ricostruzione e Resilienza (PNRR), per ottenere i fondi necessari per la creazione di una nuova "isola ecologica" che sorgerà in via Ventina, non lontano dal parco Bartesaghi. Dopo l'avvio nei primi 5 Comuni individuati Secam intende allargare le novità a tutto il territorio valtellinese e valchiavennasco. 

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