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Giovedì, 25 Aprile 2024
Messaggio importante / Chiavenna

"Qui non c'è posto": a Chiavenna e Prata i presepi "anomali" che fanno riflettere

La vicenda della Sacra Famiglia in cerca di riparo, ma non accolta più di 2000 anni fa, accomunata a quanto avviene oggi con i migranti ma non solo

"Qui non c'è posto": questo il tema scelto da un gruppo di valchiavennaschi, attivi nel mondo del volontariato, per allestire tre presepi "anomali", fuori dalle chiese della comunità pastorale di Chiavenna e di Prata (S.Eusebio, S.Fedele e S.Lorenzo).

Rifiuti di ieri e di oggi

Obiettivo dell'iniziativa è riconoscere ed evidenziare l'analogia tra il rifiuto opposto più di 2000 anni a Maria e Giuseppe, in cerca di un riparo dove potesse nascere Gesù, e quello che oggi il mondo ricco oppone alla richiesta di aiuto dei profughi respinti alle nostre frontiere, di terra e di mare. I tre presepi sono accomunati da un forte elemento simbolico: la Sacra Famiglia avvolta nei teli termici dorati con cui i migranti che, alla fine di viaggi pieni di rischi e di violenze, riescono a mettersi in salvo, trovano riparo dal freddo.

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Se, quella dei migranti è la similitudine che appare più immediata, comunque, i volontari valchiavennaschi non dimenticano altre situazioni di difficoltà e rifiuto a cui il loro messaggio di sensibilizzazione può essere esteso: quello delle persone che non hanno una casa, nonostante i numerosissimi appartamenti sfitti presenti anche nelle nostre realtà; e quello di tutti i soggetti in difficoltà a cui tutti noi diciamo no o voltiamo le spalle.

"Per quante persone non c'è posto in Valchiavenna - si chiedono i promotori dell'iniziativa - nella nostra comunità, negli ambienti che frequentiamo, nella Chiesa, nelle istituzioni, dentro di noi? Con quanti e quali muri culturali dobbiamo fare i conti? A chi facciamo posto anche nelle nostre attività di impegno civile, sociale, nel volontariato, nell'associazionismo? Cosa siamo in grado di proporre al nostro territorio? Abbiamo mani, cuore e testa, abbiamo risorse da mettere a disposizione senza pretendere che tutti facciano tutto, ma che tutti si sentano "parte", tutti inevitabilmente insufficienti e parziali, ma tutti assolutamente necessari, ognuno con le proprie abilità e le proprie fatiche. Ognuno di noi ha qualcosa da insegnare e molto da imparare".

L'iniziativa, promossa in collaborazione tra la comunità pastorale di Chiavenna e di Prata e il gruppo Restiamo Umani Valchiavenna coinvolgendo alcune decine di volontari, non intende restare un gesto isolato, estemporaneo. Al contrario vorrebbe rappresentare la tappa di un percorso rivolto all'intera comunità locale, religiosa e laica, con la quale sviluppare un dialogo dove "trovino posto" domande sugli aspetti critici che caratterizzano la nostra convivenza accanto all'offerta di occasioni, iniziative, attori impegnati ad affrontarli, spesso poco conosciuti a larga parte della cittadinanza. 

I presepi rimarranno a disposizione dei visitatori per l'intera giornata fino a domenica 9 gennaio. 

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Progetti di solidarietà

Proprio perchè i presepi vogliono non solo veicolare un messaggio, ma rappresentare l'avvio di un percorso concreto, l'iniziativa è accompagnata alla proposta di contribuire e sostenere alcuni progetti di solidarietà in Bosnia e sul nostro territorio, promossi dalla Caritas diocesana e sostenuti dalla Diocesi di Como.  

Per contribuire al progetto "Avvento di fraternità 2021" è possibile effettuare una donazione sul conto corrente dedicato (IBAN IT95F0521610900000000005000) indicando la causale "Avvento di fraternità 2021"

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