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Sanità, l'ospedale Morelli volta pagina: inizia l'era Melazzini

Il nuovo supermanager si è presentato alla stampa: "Grande onore per me, un'opportunità importante anche dal punto di vista professionale. Al lavoro per rendere attrattivo il Morelli". La gioia dei sindaci

In Alta Valtellina c'è tanto entusiasmo per l'arrivo di Mario Melazzini alla guida dell'ospedale "Eugenio Morelli" di Sondalo. Un entusiasmo tangibile, palesato dai tanti sorrisi dispensati dai sindaci del Bormiese, alla fine di due anni intensi di scontri ed incontri, durante la presentazione ufficiale alla stampa. A introdurre il neo super manager del Morelli è stato l'assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori. "Oggi ci sono tutti gli elementi per migliorare le prestazioni offerte: una persona di straordinarie capacità ed esperienza, pronto a impegnarsi per rilanciare l'Ospedale Morelli. Inizia un percorso piuttosto importante".

Se Melazzini giunge a Sondalo è grazie al "gancio" offerto dall'emendamento che riconosce la sanità di montagna nella Legge regionale 22, permettendo gestioni innovative. Ne sono convinti i sindaci, forti dell'incontro avuto lo scorso giugno con il presidente di Regione Lombardia e lo stesso Sertori. "Con loro, assieme al dottor Carlo Lucchina, abbiamo iniziato ad immaginare una figura dedicata all'ospedale Morelli. Oggi è un nuovo punto di partenza, ognuno dovrà collaborare secondo il proprio ruolo. Abbiamo lavorato in silenzio per dare le risposte migliori ai nostri concittadini", ha spiegato il sindaco di Sondalo Ilaria Peraldini.

Melazzini insieme a tutti i portatori d'interesse dell'Alta Valtellina

"Abbiamo sempre cercato in questi anni di mantenere aperto un canale istituzionale perchè abbiamo sempre creduto che fosse l'unico modo per affrontare i problemi. Siamo molto felici di questo passo importante, lo dedichiamo a tutta la gente, a tutto il personale sanitario che non ha mai smesso di credere standoci vicino. Solo attraverso le istituzioni si possono raggiungere degli obiettivi. Le politiche dei social, degli slogan e della semplificazioni portano come unico risultato quello di creare un clima difficile e di scontro", ha aggiunto Remo Galli, primo cittadino di Livigno, facendo riferimento alle polemiche con il movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”. 

"Facciamo parlare i fatti"

Dal canto suo Mario Melazzini è pronto a prendere servizio dal primo dicembre. Affezionato alla Valtellina e all'Alta Valle in particolare, nella sua testa ha già il metodo con il quale intende muoversi per risollevare le sorti del nosocomio sondalino. "È un grande onore per me, un'opportunità importante anche dal punto di vista professionale: inizierò dalla raccolta e dall'ascolto dei bisogni sanitari del territorio e aprirò un confronto continuo con i sindaci, i responsabili delle strutture complesse e degli altri ambiti operativi del presidio ospedaliero, interagendo con la direzione strategica dell'Asst. Da qui si andrà a delineare una proposta".

"Non bisogna vivere di ricordi, di 'foto ingiallite'. Bisogna pensare all'ospedale Morelli come un'opportunità. Il singolo può avere tante belle idee ma ha bisogno di una squadra, di una rete di confronto capace, anche, di ascoltare chi lavora in ospedale. C'è molto entusiasmo - ha osservato - e il primo entusiasta sono io, ma sono abituato a far parlare i fatti. Il tempo è molto importante, soprattutto per chi ha un bisogno di salute che deve essere soddisfatto, ma dovete permetterci di lavorare per misurarci sugli obiettivi da raggiungere. I risultati non si potranno ottenere domani ma costruirò un crono programma per raggiungerli. Tutto questo è propedeutico alle Olimpiadi Milano Cortina 2026. Si parte con il piede giusto senza fare il passo più lungo della gamba, perché sono e saranno i fatti a contare". A breve il neo dirigente incontrerà anche tutti gli altri sindaci di Valtellina e Valchiavenna.

La soddisfazione della popolazione

Le aspettative in Alta Valtellina sono alte. Dopo anni di scontri ed incertezze in tanti sperano di poter voltare presto la pagina dell'incertezza. "In questi ultimi due anni il tema della sanità ha preoccupato gran parte dell'opinione pubblica. Spiace che, a furia di slogan e di leoni da tastiera, ci si sia un po’ danneggiati. È normale che un giovane si domandi ‘perché devo andare a lavorare a Sondalo con tutta le polemiche che ci sono? Che tipo di futuro mi può garantire con questo clima? Tutto questo è stato veramente un grave danno. Ora però dimentichiamo il passato e pensiamo ad oggi che è un momento bellissimo", è il pensiero del sindaco di Bormio Silvia Cavazzi.

"Con Melazzini abbiamo parlato di sanità di montagna e di come dare risposte ai cittadini, ai turisti e ai grandi eventi in programma. Con le Olimpiadi abbiamo veramente una grande opportunità che deve avere delle ricadute positive su tanti aspetti della nostre vite, e quindi anche nella sanità. Inoltre abbiamo parlato di come creare attrattività, di progettualità gestionale innovativa. Sarà importantissimo attrarre giovani ricercatori e medici che qui possano trovare un percorso di crescita personale e professionale", ha concluso la bormina.

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