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Attualità Mazzo di Valtellina

Mazzo di Valtellina, il Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello visita lo stabilimento Rigamonti

Nella visita, svelati i piani futuri sul territorio dell'azienda, già leader mondiale del settore

Proseguono le visite del Prefetto di Sondrio Salvatore Rosario Pasquariello nelle principali aziende del territorio di Valtellina e Valchiavenna: dopo il centro commerciale Iperal Fuentes a Piantedo la scorsa settimana, oggi è toccato allo stabilimento Rigamonti di Mazzo di Valtellina. 

Ad ospitare il Prefetto, l’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi, il direttore operativo Rigamonti, Fabio Merzari ed Emilio Rigamonti, volto storico dell’azienda.

Uno sguardo al futuro

L'incontro ha rappresentato l'occasione per are il punto sui prossimi investimenti dell’azienda: un piano da 35 milioni di euro in tre anni, che prevede di portare in Valtellina altri cento posti di lavoro. Oltre all’acquisto dello storico stabilimento di Mazzo, è infatti prevista la costruzione di un nuovo stabilimento a Montagna di Valtellina che sostituirà i due siti di Montagna e di Poggiridenti.

Rigamonti punta così a rafforzare ulteriormente il suo ruolo di azienda leader mondiale nella produzione di bresaola e player strategico per il territorio, con 135 milioni di euro di fatturato netto nel 2020 (+7% sul 2019) e 279 occupati.   

“Oltre che conoscere meglio il territorio e come si esplica il “valore” del lavoro al suo interno è mio interesse e mia premura, con questa visita, comprendere gli aspetti più problematici dal punto di vista amministrativo-burocratico dei prossimi investimenti - ha sottolineato il Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello - e approfondire con i dirigenti dell’azienda le possibili semplificazioni dei percorsi, a beneficio della stessa e di tutte le aziende della provincia di Sondrio”. 

Crescere con la Valtellina

“Il nostro piano di investimenti – ha spiegato l’ad Claudio Palladi – conferma ancora una volta la volontà inequivocabile di fare della Valtellina il nostro headquarter e di portare ricadute economiche positive sul territorio in termini di indotto e di attrattività di personale sempre più qualificato. Diversificazione di gamma e prodotti dalla filiera certificata sono asset fondamentali su cui intendiamo continuare a investire. La nostra intenzione è di arrivare a raddoppiare i volumi produttivi nei prossimi 5 anni, puntando su salumi di alta gamma, non solo bresaola, 100% italiani, dalle filiere tracciate e garantite”.

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