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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'idea / Albosaggia

"Per l'orso ci vogliono le squadre di pronto intervento come in Trentino"

Ne è convinto il sindaco di Albosaggia Graziano Murada: "Chi parla di convivenza tra uomo e orso non sa cosa sta dicendo"

La presenza di orsi e lupi sulle Alpi mette in discussione, anche in Valtellina, secoli di allevamento. Un tema delicato ampiamente sentito dalla popolazione che merita un ulteriore approfondimento da parte delle istituzioni, come dimostrato dal recente macabro episodio in Valchiavenna. Ne è convinto il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada.

"Oggi, giunti a questo punto, bisogna fare chiarezza facendo distinzione tra i due grandi predatori. Innanzitutto il lupo non è stato reintrodotto ma ha seguito uno spontaneo percorso di ripopolamento. Sono certo che in 4-5 anni questa cosa verrà 'sistemata' e che il lupo uscirà dal percorso protetto in cui si trova" ha spiegato il sindaco busach in occasione della presentazione di Scargaámuut, la manifestazione in programma domenica 9 ottobre in omaggio al mondo rurale alpino.

"Diversa invece la vicenda dell’orso, reintrodotto, potremmo dire, 'in provetta'. Sappiamo bene tutti che quando è presente l'orso è tutelato e non si può toccare. C'è il rischio che nei prossimi anni vi sia un'esplosione di presenze di orsi nelle nostre vallate. Per questo vogliamo che ci sia attenzione da parte delle istituzioni", ha proseguito Murada.

La soluzione

Per il primo cittadino la soluzione è da "copiare" al Trentino. "Lì c'è una squadra di pronto-intervento che, in caso di segnalazione, interviene per prelevare l'orso troppo vicino all'uomo e alle sue attività, portandolo lontano. In Lombardia questo non esiste. In questo modo rischiamo di vivere una non vera convivenza. Chi parla di convivenza tra uomo e orso non sa cosa sta dicendo. La smettano di raccontare frottole. Qualcuno mi dovrà spiegare perché gli orsi oltre l’Adige non ci sono: il Val di Fiemme e Val di Fassa, nelle Dolomiti gli orsi non ci sono".

Soluzione trentina

Nella provincia autonoma di Trento è attivo da molti anni, 365 giorni l’anno e h24, un numero telefonico a cui rivolgersi per segnalare la presenza dell’orso e del lupo, per richiedere informazioni, assistenza, o per comunicare eventuali situazioni di emergenza riferite ai grandi carnivori. Il numero è collegato anche al numero di emergenza generale 112. In caso di chiamate relative a danni al patrimonio apistico, agricolo o zootecnico, il coordinatore di turno attiva uno dei 53 agenti del Corpo Forestale Trentino formati nel rilievo dei danni da orso. In caso di emergenze (investimenti stradali, presenza di orsi nei pressi o all’interno dei centri abitati, tentativi di predazione in corso ai danni di bestiame domestico, attacchi all’uomo ecc.) il coordinatore attiva la squadra di emergenza ed, eventualmente, anche il nucleo cinofilo.

L'avvistamento di agosto

Ad agosto, proprio tra Albosaggia e Caiolo, nella zona di "Grasei", nel mese di agosto era stato avvistato un plantigrado. In quell'occasione Murada, insieme alla collega Primavera Farina, non aveva risparmiato critiche a "funzionari, esperti, professori, enti, associazioni e umanità" accusandoli di avere "interessi di bottega da difendere". "Lor signori, ci dicano chiaramente se dobbiamo cedere gli spazi alpini agli orsi, ai lupi ecc. perché le montagne devono diventare terra di grandi predatori. Se la risposta sarà in questa direzione, non faremo altro che chiedere, a quel nostro mondo ritenuto antico, ma che ha nutrito di bellezza la montagna e che continua a coltivarla, di chiudere le attività", avevano aggiunto i due nel loro messaggio pubblico.

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