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Ponte di Traona, slitta a settembre la riapertura

Elio Moretti: «Si tratta di una situazione complicata. Purtroppo quanto ci siamo trovati di fronte non era assolutamente prevedibile. Ma la sicurezza è la nostra priorità»

Con l’inizio dei lavori di consolidamento strutturale del ponte di Traona, posto sulla S.P. n. 4 tra i Comuni di Cosio Valtellino e Traona, dall’8 maggio 2020 e sino al primo di luglio 2020 sono state vigenti le ordinarie limitazioni al traffico già in essere sul ponte: senso unico alternato, limite di velocità ridotto, divieto di transito a mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate. Il ponte è rimasto in esercizio nelle prime fasi di accantieramento propedeutiche alla predisposizione dell’area di cantiere in alveo, operazione indispensabile per la realizzazione dei pali di sottofondazione. Dall’inizio di luglio 2020, come previsto dal cronoprogramma dei lavori e dall’ordinanza rilasciata da questa Provincia, il ponte è stato necessariamente chiuso al transito e si è dato avvio alla realizzazione dei pali. L’esecuzione dei pali di sottofondazione, sia per durata, sia per complessità, costituisce la parte più difficil e imprevedibile del lavoro. Devono essere realizzati pali di lunghezza importante (22 m dalla quota alveo) operando al di sotto dell’impalcato, quindi con notevoli limitazioni di operatività delle macchine. L’obiettivo di questa Provincia era di poter riaprire il ponte per una breve finestra nella fase centrale del mese di agosto 2020, consapevole dell’importanza del collegamento nel periodo di maggior afflusso turistico.

La riapertura era programmata tra le due principali fasi di lavoro in alveo, cioè ad avvenuta messa in sicurezza delle pile 1 e 2 (pile in sinistra orografica) e l’accantieramento preliminare alla fase di avvio dei lavori di messa in sicurezza delle pile 3 e 4. I lavori di messa in sicurezza della pila 1 e 2 hanno però subito e stanno tuttora subendo un rallentamento rispetto alle previsioni. Le difficoltà di trivellazione che in un primo momento si sono manifestate ad un’importante profondità (oltre i 18 m), in un secondo momento sono comparse già nei primi metri di profondità. In alcune situazioni, fortunatamente limitate, si assiste non solo alla chiusura del foro ma ad un significativo e repentino cedimento anche dell’areale limitrofo al palo. La situazione del terreno varia localmente in maniera importante e significativa anche tra pali posti ad un interasse inferiore al metro e risulta profondamente influenzata dalla presenza di areali circoscritti con presenza di sabbia molto fini e di importanti correnti profonde. In ragione di questa situazione i lavori sono stati in più occasioni sospesi per valutare gli accorgimenti da assumere, nonché è stato necessario alternare le fasi di lavoro tra le due pile con evidenti ricadute sui tempi di esecuzione. Pertanto la finestra di riapertura del transito sul ponte potrà essere garantita indicativamente nella seconda e terza settimana di settembre. Il ponte sarà poi nuovamente chiuso per la messa in sicurezza delle pile 3 e 4 che, è auspicabile, possa essere portata a termine entro la seconda metà di ottobre 2020.

«Si tratta di una situazione complicata. Mi rendo conto dei disagi - commenta il presidente della Provincia Elio Moretti - che si verranno a creare tra i tanti utenti di questa parte di viabilità provinciale, soprattutto in questo particolare momento a ridosso del periodo di ferie più importante di tutta l’estate. Purtroppo quanto ci siamo trovati di fronte non era assolutamente prevedibile. Ci siamo immediatamente adoperati cercando la soluzione più idonea al fine di limitare i disagi che, inevitabilmente, dobbiamo affrontare. Ma la sicurezza è la nostra priorità. Pertanto auspico che i cittadini valtellinesi, e tutti i turisti che raggiungeranno la nostra valle, grazie alla loro intelligenza e pazienza, possano comprendere che i disagi di oggi restituiranno un’infrastruttura in piena sicurezza, percorribile senza più limiti».

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