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Sondrio, l'aula Magna del Convitto “Piazzi” intitolata alla memoria di Pietro Nera

Pietro Nera, noto imprenditore valtellinese oltre che Grande ufficiale della Repubblica ed ex vicepresidente di Ascovini Lombardia, è venuto a mancare a marzo 2020

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 11 gennaio, si è tenuta presso il Convitto “Piazzi” di Sondrio la cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna alla memoria di Pietro Nera, noto imprenditore valtellinese oltre che Grande ufficiale della Repubblica ed ex vicepresidente di Ascovini Lombardia. All’intitolazione, che si è svolta in forma contenuta e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, non sono mancati il Dirigente dell’Ust, Fabio Molinari, il Prefetto di Sondrio, Salvatore Rosario Pasquariello, il Sindaco di Chiuro, Tiziano Maffezzini ed il Rettore del Convitto, Gianfranco Bonomi Boseggia, i quali hanno partecipato alla cerimonia portando un personale contributo alla memoria di Pietro Nera. Fra i presenti anche alcuni membri della famiglia Nera, l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Sondrio, Marcella Fratta ed il Consigliere Regionale Simona Pedrazzi. 

«Ringrazio - ha esordito il Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello - il Dirigente Molinari e il Rettore del Convitto per questo gradito invito. Ritengo questo momento importante per tutta la comunità ed è per me un onore commemorare l’illustre figura dell’imprenditore Pietro Nera che per tutta la sua vita si è distinto in modo brillante sul territorio. Pietro Nera ha fatto della sua vita e del suo lavoro una bussola, un modo di vivere dedito al lavoro alla fatica e a fare del bene al prossimo, dimostrato anche con il suo servizio alla comunità in qualità di sindaco di Chiuro dagli anni ‘70-’75. Questo momento non deve solo mantenere il ricordo della sua persona, ma deve anche essere un inizio soprattutto per i giovani, affinché guardino a lui come ad un modello».

Fabio Molinari, Dirigente UST, ha proseguito nei saluti istituzionali, «Ringrazio il Rettore Bonomi Boseggia, la Prefettura e la Provincia per aver accolto questo invito commemorativo alla memoria di Pietro Nera. La scelta di intitolare spazi scolastici a persone che hanno contribuito a rendere il territorio quello che noi oggi conosciamo è un modo per motivare i giovani a conoscere meglio queste persone e quello che hanno fatto per la loro comunità. Quando penso a Pietro Nera, mi viene in mente una famosa frase di D’Annunzio che dice: “La finalità dell’artista è di fare della propria vita un'opera d’arte”; Pietro Nera non solo ha fatto questo, ma ha messo anche la sua vita a disposizione della collettività. Vorrei che questo momento rappresentasse anche un punto di rilancio per l’Istituto agrario annesso a questo Convitto, per promuovere una scuola che porti ad imparare un mestiere con soddisfazione, almeno quanta ne ho vista nel Cavalier Nera».

«È per me stata una sorpresa piacevole - ha aggiunto Bonomi Boseggia - quando ho ricevuto la notizia che avremmo intitolato un’aula del nostro convitto a Pietro Nera. La nostra scuola ha l’obiettivo di fornire competenze che siano in grado di abbracciare tutta la catena agroalimentare, alla luce di una declinazione innovativa e a favore dell’ambiente. Mi auguro che siano sempre di più i giovani che anche oggi abbiano il coraggio di seguire con passione le orme di Pietro Nera». 

«Non posso che nutrire un vivo apprezzamento per chi ha voluto questa intitolazione. A nome non solo mio, ma di tutta la comunità di Chiuro - ha commentato il sindaco di Chiuro, Tiziano Maffezzini - Pietro Nera è stata una figura centrale e di modello. Aveva un contatto umano e una parola per chiunque, conosceva bene la realtà agricola nella nostra valle, ed è stato un pioniere nel suo settore che è stato in grado di sviluppare grazie alla sua lungimiranza e alla sua capacità imprenditoriale. Lui è immagine di una coscienza collettiva della Valtellina, e questa targa permetterà che la memoria di Pietro Nera e la sua esperienza di vita non vada persa, ma possa continuare ad ispirare le nuove generazioni».

Fra i presenti anche i familiari Valeria e Angela, Simone e Stefano Nera: «Siamo molto emozionati - ha dichiarato Simone Nera - per la vicinanza dimostrata. La telefonata che abbiamo ricevuto e che annunciava questa intitolazione ci ha fatto molto piacere. Ci auguriamo che i ragazzi che si approcciano all’Istituto agrario lo facciano sempre perché ispirati dalla passione per questo lavoro e dal loro sentimento, come nostro padre ha sempre tenuto a dimostrare».

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