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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'unione fa la forza

Ski Area Valmalenco: presto nuove piste e impianti di risalita

I progetti, messi a punto nell'ambito del Patto territoriale dedicato proprio alla Valmalenco, hanno un valore complessivo di 22 milioni di euro e riguardano anche l'accessibilità e i servizi dell'area

L'unione fa la forza: lo dimostra il Patto territoriale per la valorizzazione della Ski Area Valmalenco che coinvolge Regione Lombardia, i tre Comuni di Chiesa in Valmalenco, Lanzada e Caspoggio e il Comprensorio Bernina Ski Resort e che mette in campo progetti per un valore complessivo di 22 milioni di euro.

I progetti

Il territorio maggiormente interessato dagli interventi (circa 9 milioni di euro di importo complessivo) è quello di Chiesa in Valmalenco che vedrà:

- la realizzazione di un nuovo impianto di risalita dall'arrivo dell'impianto "Bocchel del Torno" (2.336 metri d'altitudine) a Cima Sasso Nero (2.900 metri d'altitudine) per un importo totale di 4,5 milioni di euro di cui 4 circa finanziati da Regione Lombardia;

- l'ampliamento della pista blu all'Alpe Palù e la realizzazione di una nuova pista da gara in località Alpe Palù-Barchi e Prati Pedrana per un importo totale di circa 2,5 milioni di euro di cui il 90% (2,3 milioni) finanziato da Regione Lombardia;

- nuovi parcheggi in località Vassalini: l'attuale area in sterrato verrà asfaltata, verrano disegnate le linee dei vari stalli e ne verranno aggiunti 100 per le auto e 10 per i bus: il costo complessivo è di 1 milione di euro di cui 900.000 mila garantiti da Regione Lombardia;

- la ristrutturazione e l'ampliamento dell'edificio del centro servizi che verrà poi adibito anche a sala stampa in occasione dei World Master Winter Games del 2024: i costi sono di 700 mila euro di cui 630 mila garantiti da Regione Lombardia.

- inoltre, Fab Srl, guidata da Franco Vismara finanzierà un intervento da 6 milioni di euro per la ristrutturazione dell'edificio polifunzionale in località Campanacci che prevedrà una riorganizzazione degli spazi esistenti (ristorante, bar, rifugio, servizi igienici) e un ampliamento del numero dei posti letto.

"Esprimo la massima soddisfazione - ha sottolineato Renata Petrella, sindaco di Chiesa in Valmalenco - perchè con questo patto territoriale proprio la Valmalenco dimostra di essere un modello virtuoso: abbiamo realizzato in pieno il principio di sussidiarietà per uno sviluppo integrato, sostenibile e strategico. La Valmalenco è fortunata grazie alla natura e per questo già attrattiva dal punto di vista turistico, ma queste nuove infrastrutture la renderanno ancora più appetibile. Inoltre, questi investimenti daranno nuovo impulso anche all'economia e all'occupazione in un periodo in cui stiamo atttraversando alcune criticità tra cui anche lo spopolamento dei territori montani".

"Con la nuova pista - ha proseguito Petrella - non saranno necessarie chiusure quando ci sono gare o squadre che si allenano e dunque l'area sarà pienamente usufruibile anche per i turisti; con il nuovo impianto di risalita fino al Sasso Nero arriviamo quasi a 3.000 metri, in una zona da dedicare al free-ride e questo per la Valmalenco può rappresentare un brand. Tutto questo senza dimenticare gli interventi già in atto in piazza Santi Giacomo e Filippo, al Museo del serpentino e alla biblioteca comunale".

"I Patti territoriali - ha puntualizzato il consigliere regionale della Lega Simona Pedrazzi - danno certezze a chi abita nel territorio e a chi nel territorio vuole investire. Inoltre, un ringraziamento particolare va a Franco Vismara: quando un privato genera economia lo fa non soltanto per sé, ma proprio per l'intero territorio".

Gli interventi inseriti nel Patto territoriale hanno un costo complessivo di circa 22 milioni di euro di cui circa 14,5 garantiti da Regione Lombardia. I lavori verranno completati tra 2024 e 2026.

"E' importante vedere che in Valmalenco - ha fatto eco Franco Vismara, guida di F.a.b. Srl, soggetto privato che partecipa al Patto territoriale - si sta facendo squadra: è sempre stato difficile, ma ora lo spirito c'è e i risultati stanno arrivando. Abbiamo possibilità infinite: un amico che gestisce gli impianti a La Molina, in Spagna, mi ha detto che la Valmalenco assomiglia ad Aspen".

Lanzada e Caspoggio

Gli altri interventi in programma riguardano i territori comunali di Lanzada e Caspoggio: a Lanzada verrà realizzata una nuova cabinovia da località Franscia al Dosso dei Vetti (sei cabine da otto posti ciascuna) per un costo complessivo di 6,6 milioni di euro circa, di cui 5,95 garantiti da Regione Lombardia; a Caspoggio, invece, circa 680 mila euro (611 mila in arrivo dalla Regione) verranno utilizzati per la revisione generale e la sostituzione della fune della seggiovia.

"Abbiamo dimostrato - ha spiegato Danilo Bruseghini, sindaco di Caspoggio - una visione nel futuro diversa da quella del passato. La visione d'insieme è proprio quella più importante per non avere "doppioni" oppure progetti che poi diventano inutili dopo l'evento per il quale sono stati realizzati". "Per noi - ha invece sottolineato il primo cittadino di Lanzada Cristian Nana - la cabinovia in località Franscia è importante, visto che al momento ci sono sette strutture ricettive, di cui quattro però chiuse e questa struttura potrà dare nuovo impulso considerando anche la sistemazione della ciclovia della Valmalenco".

Nuovo paradigma

"Con i Patti territoriali - ha evidenziato con soddisfazione l'assessore regionale alla montagna, enti locali e piccoli Comuni Massimo Sertori - cerchiamo di cambiare il paradigma dell'amministrare: i progetti non sono calati dall'alto, ma costruiti insieme agli enti locali guardando alle vere esigenze dei territori e alla sostenibilità nella gestione futura".

"Oggi è una giornata importante: le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 non soltanto sono importanti per la visibilità internazionale che garantiranno a questo territorio, ma anche per intercettare finanziamenti per opere che si sarebbero dovute comunque fare, ad esempio per la viabilità, la ferrovia o le ski area. Le Olimpiadi trascinano con sé conseguenze positive: il mio assessorato, ad esempio, ha avuto a disposizione 150 milioni di euro per i Patti territoriali per perequare le zone non olimpiche e ammodernare le ski area che non ospiteranno gli eventi a cinque cerchi, ma saranno comunque coinvolte nell'accoglienza e negli allenamenti delle varie squadre. In provincia di Sondrio, ad esempio grazie ai Patti Territoriali sono stati garantiti interventi per oltre 40 milioni per la ski area di Madesimo e più di 20, di cui 14 da Regione Lombardia, per quella di Aprica". 

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