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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attenzione alta / Sondalo

Ospedale Morelli: "Ora atti concreti dalla politica"

Il monito del Movimento Popolare Rinascita Morelli autonomo anche in vista delle elezioni regionali della prossima primavera

Archiviate le elezioni politiche, per le quali aveva anche pensato a una forma di mobilitazione proprio alle urne per tenere alta l'attenzione sulla questione della sanità di montagna e in particolare dell'ospedale Morelli di Sondalo, ora il Movimento Popolare Rinascita Morelli autonomo non abbassa la guardia e chiede che dalla politica arrivino risposte chiare per salvare e valorizzare nuovamente il nosocomio sondalino.

Indicazioni chiare

"Le recenti elezioni politiche del 25 settembre scorso, pur essendo di carattere nazionale, sono state caratterizzate, nel dibattito e nell’urna, dall’influenza del rilevante tema di carattere provinciale riguardante il rilancio della nostra sanità di montagna. - ha sottolineato il presidente del Movimento Ezio Trabucchi - La mobilitazione di tanti cittadini di Valtellina e Valchiavenna, in atto da tempo, ha avuto conferma nel voto, che ha “punito” pesantemente in particolare la Lega, partito ritenuto, più di altri, responsabile del degrado della situazione sanitaria ed ospedaliera nella nostra Provincia. Da oltre due anni, la popolazione ed il Movimento popolare si sono attivati denunciando centinaia di disservizi. Centrale è la questione dell’ospedale “E. Morelli”, pesantemente ridimensionato, a partire dal 2020, con oltre trecento letti trasferiti altrove; ora ne sono rimasti meno di duecento. Su questi posti letto non si può transigere! Basta cedere posti letto a Milano! Ora è assolutamente urgente, oltre che essenziale, una determinata azione di programmazione, potenziamento e riorganizzazione del “Morelli” e di tutta la rete ospedaliera provinciale. Va inoltre ridata fiducia ai medici, infermieri ed a tutti gli operatori sanitari che, da tempo, “resistono sul fronte” e verso i quali dovremo sempre avere un tributo di grande riconoscenza. Il tutto per consentire l’erogazione di quel complesso di prestazioni garantita nel  periodo precovid".

Precisa volontà

Trabucchi sottolinea poi la fuga dei medici dal Morelli, la non partecipazione ai bandi, l'incremento delle liste d'attesa, tutti aspetti non bilanciati dalla nascita degli ospedali e delle Case di Comunità, ritenute dallo stesso Trabucchi come "scatole vuote". Ecco perchè serve un deciso cambio di passo per salvaguardare il Morelli e l'intera sanità provinciale: "Per il rilancio della sanità di montagna e del “Morelli” occorre prima di tutto una precisa volontà politica, quella che è mancata sino ad oggi. - ha evidenziato sempre Trabucchi - È mancata, in questi ultimi anni, anche l’attivazione dei vari tavoli provinciali per la sanità; di questi organismi preoccupa l’inerzia e la superficialità ed i loro coordinatori si sono dimostrati fortemente condizionati da Regione Lombardia, la quale continua a sottovalutare i danni per la sanità delle periferie, i disagi e le carenze nell’erogazione delle prestazioni, con un notevole incremento dei rischi nelle prestazioni di emergenza. I partiti al governo della Lombardia dovranno dimostrare fatti concreti ed immediati oppure, fra pochissimi mesi in occasione delle elezioni regionali, sarà altra sconfitta dura per la Lega o immediata perdita di consensi per “Fratelli d’Italia”. I Sindaci e le Istituzioni locali devono dimostrare una maggiore determinazione, essendo ancora troppo debole la loro azione amministrativa rispetto alla gravità della situazione attuale".

Le proposte

Oltre ai suoi moniti nei confronti della classe politica locale e regionale, il Movimento Popolare Rinascita Morelli autonomo ribadisce anche le sue proposte, tra le quali: la revoce del Piano del Politecnico risalente al 2019, la revoca dell'ultimo Poas e l'elaborazione di un Poas specifico per l'ospedale Morelli; la revisione del sistema di emergenza urgenza e la riattribuzione al “Morelli” del Dipartimento di emergenza/urgenza di 2° livello; la ricostituzione integrale della neorochirurgia e il ripristino dell'Unità spinale unipolare al presidio di Sondalo; la continuità dell'attività ordinaria al Morelli nonostante l'eventuale recrudescenza del covid-19; la sollecitazione del ruolo di programmazione di Ats della Montagna nella ridefinizione dei ruoli, funzioni e prestazioni dei Presidi ospedalieri nell'ambito del territorio della stessa Ats, con il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci. Tale ridefinizione deve avvenire superando la visone “Sondrio centrica” della nostra sanità di montagna; il riequilibrio dell'attività chirurgica tra i Presidi di Sondalo e Sondrio attraverso un’attribuzione razionale di anestesisti con puntuale definizione degli spazi, superando accorpamenti critici limitanti l'operatività; lo stanziamento di incentivi economici, formativi e professionali per il personale medico e sanitario operante nei territori di montagna; la definitiva cessazione del ricorso all'esternalizzazione dei servizi ospedalieri; la costituzione al Morelli della facoltà di Scienze infermieristiche; il ripristino per il territorio di Ats della Montagna della centrale operativa del 118; e la revisione organizzativa del Servizio di Emergenza/urgenza AREU per un adeguamento alle esigenze di una realtà interamente montana come quella di Valtellina e Valchiavenna. 

Infine, Trabucchi ha nuovamente precisato come la figura del “Dirigente medico o sanitario” per la gestione ed il coordinamento del Presidio Ospedaliero di Sondalo sia non solo una nomina tutta da verificare con un ambito di operatività limitato in particolare dal POAS, ma anche e soprattutto un'iniziativa non rispondente alla richiesta di costituzione della “Azienda Ospedaliera autonoma” del “Morelli” avanzata dal Movimento stesso, oltre ad auspicare un integrale e immediato cambiamento ai vertici di Asst Valtellina e Alto Lario. 

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