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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ospedale di Sondrio, attiva la nuova Pet per una moderna diagnosi e cura dei tumori

Asst Valtellina e Alto Lario: «Con l'installazione della Tomografia ad emissione di positroni si completa l'offerta altamente specialistica del reparto, garantita da personale specializzato e apparecchiature all'avanguardia». Le foto

Almeno 800 esami all'anno, al ritmo di 14-16 alla settimana, con la prospettiva di crescere ulteriormente per soddisfare il prevedibile aumento delle richieste provenienti dall'intera provincia di Sondrio e da quelle limitrofe. La nuova Pet, la Tomografia ad emissione di positroni, appena installata presso la Medicina Nucleare dell'Ospedale del capoluogo, una macchina di livello superiore, porta con sé un evidente vantaggio: agevola il percorso diagnostico terapeutico attraverso le informazioni puntuali e accurate che è in grado di fornire.

La Pet permette infatti sia di individuare i tumori sia di valutare l'efficacia di una terapia oncologica. ≪L'utilizzo della Pet - spiega il dottor Claudio Barbonetti, direttore facente funzioni della Medicina Nucleare e Radioterapia - ci consente di eseguire indagini diagnostiche fondamentali sia in ambito oncologico che in altri settori specifici e di migliorare l'attività di radioterapia affinando le capacità di definizione dei volumi di trattamento. Un'innovazione importante per il nostro reparto e per il servizio reso ai pazienti che non avranno più la necessità di rivolgersi ad ospedali di fuori provincia per sottoporsi a questo esame≫.

Reparto Oncologia ospedale di Sondrio - Una nuova Pet contro i tumori

Nei giorni scorsi sono state aperte le prenotazioni e sono già 13 i pazienti accolti questa settimana. Per completare l'esame il paziente deve rimanere in ospedale dalle due alle quattro ore: dopo l'iniezione endovenosa di una sostanza radioattiva, che non ha nessun effetto collaterale, è necessario attendere un'ora circa, quindi si procede con l'esame che dura mezz'ora. Al termine, nei successivi 15-20 minuti, il medico procederà alla valutazione tecnica dell'esame prima di consentire al paziente di lasciare il reparto.

Ad eseguire l'esame sono Daria Bersotti, Luana Spagnolatti e Paola Nani, tecnici di radiologia, mentre la dottoressa Cristina Songini e il dottor Gianluca Giannì si occupano della refertazione e della diagnostica. Nei mesi scorsi tutti gli ambienti della Medicina Nucleare, al piano seminterrato del padiglione est del presidio sondriese, sono stati ristrutturati e gli impianti adeguati: in particolare, è stato allestito uno spazio apposito, dotato di caratteristiche specifiche, per ospitare la Pet.

Salto di qualità

Per il reparto di Medicina Nucleare e Radioterapia si tratta di un'acquisizione fondamentale che completa un'offerta altamente specialistica garantita da personale specializzato e apparecchiature all'avanguardia. Oltre alla Pet sono operative la Moc, l'apparecchiatura che consente di misurare la quantità di calcio nelle ossa per evidenziare un'eventuale riduzione della mineralizzazione o la comparsa dell'osteoporosi, installata nello scorso agosto, e la radioterapia stereotassica, una tecnica innovativa, non invasiva, che permette di erogare con grande precisione una cospicua dose di radiazioni su un tumore, provocandone la morte dal punto di vista cellulare, risparmiando maggiormente il tessuto sano, disponibile dallo scorso mese di ottobre.

L'utilizzo di tecniche evolute di trattamento e l'integrazione tra modalità differenti offrono ai pazienti la migliore soluzione in funzione delle esigenze cliniche e logistiche specifiche. «Un reparto di eccellenza che anche nell'anno pandemico ha garantito tutti i servizi senza liste d'attesa riuscendo a soddisfare tutte le richieste: 450 i pazienti che hanno seguito una terapia nel 2020, 1500 le visite di controllo, 14 mila le ecografie» hanno commentato da Asst Valtellina e Alto Lario.

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