rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità

Vaccini, approvata mozione che chiede il rimborso per i cittadini fragili costretti a pagarli alle strutture private

Accolto dal Consiglio regionale il documento firmato dal Pd. Straniero: «La Regione non ha rispettato i tempi: i vaccini, per errori di approvvigionamento, non ci sono»

Approvata dal Consiglio regionale della Lombardia una mozione, presentata dal Gruppo regionale del Pd, che chiede il rimborso dei vaccini per i cittadini fragili che sono stati costretti a rivolgersi ai privati.

«In questo momento di emergenza sanitaria la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per semplificare la diagnosi tra i pazienti affetti da Covid o da influenza stagionale - spiega Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd - La Regione però non ha rispettato i tempi: i vaccini, per errori di approvvigionamento, non ci sono. È stata indetta il 27 novembre scorso la dodicesima gara, andata a vuoto, e il 30 novembre la tredicesima, che si chiuderà il 2 dicembre. Per molti questo ha significato una vera difficoltà nel fare il vaccino. L'unica alternativa possibile, infatti, è stata quella di far ricorso alle strutture private, che offrono i vaccini in sicurezza e in tempi ragionevoli, ma a pagamento, con prezzi che variano dai 50 ai 70 euro, cinque volte il costo del servizio pubblico. E questo vale anche per moltissimi cittadini "fragili", le cosiddette categorie "target", per cui il vaccino è essenziale, come indicato sia dal Ministero della Salute, sia dalla stessa Regione».

Per rimediare a questo errore, fa sapere Straniero, «con la mozione abbiamo impegnato la Giunta a risarcire i pazienti che sono stati costretti, pur rientrando nelle categorie con diritto alla gratuità, a rivolgersi alle strutture private. Da parte nostra vigileremo affinché Regione Lombardia vari al più presto, dati i tempi stretti della campagna vaccinale, una delibera che renda di fatto operativo l'impegno assunto questo pomeriggio in Aula».

«Grazie al Pd, niente bollo auto per rappresentanti e agenti»

Ristori, «grazie al Pd si cancella il bollo auto per rappresentanti e agenti e si amplia la platea dei beneficiari dei ristori ai codici Ateco rimasti esclusi. Non solo: aumenterà il sostegno anche per i taxi e i noleggio con conducente». 

Lo rendono noto i consiglieri Raffaele Straniero, capogruppo in Commissione Attività produttive e primo firmatario dell'atto, e Pietro Bussolati, dopo il via libera dell'Aula del Pirellone all'altra mozione del Gruppo del Pd sui contributi regionali alle imprese e alle partite Iva: «Siamo decisamente soddisfatti per la sua approvazione per altro unanime», commentano.

«Prevedere nuove misure e rifinanziare quelle già messe in atto soprattutto per le categorie regionali oggi escluse, è un'azione importante. E lo è ancora di più evitare la modalità del click day che, di fatto, ha caratterizzato gli ultimi provvedimenti, considerata la scarsità delle risorse a disposizione e la breve finestra temporale messa a disposizione», aggiungono i consiglieri Dem.

«Coinvolti più codici Ateco»

Soprattutto Straniero e Bussolati sottolineano come attraverso la mozione «si allarghino le misure ai codici Ateco oggi esclusi dai ristori regionali, quindi tutto ciò che riguarda il commercio all’ingrosso, le mense e i catering, i negozi al dettaglio di calzature, lo spettacolo dal vivo e l'audiovisivo, ma viene prevista anche la sospensione del bollo auto per i rappresentanti e gli agenti».

L’atto impegna la Giunta regionale a prevedere anche interventi e incentivi economici per investimenti, innovazione, trasferimento tecnologico e digitalizzazione a favore delle piccole e medie imprese; rivedere e potenziare il ruolo di Finlombarda Spa; valutare in prospettiva, d'intesa con il Governo, la possibilità di concedere contributi non solo adottando la logica dei codici attività, ma anche della filiera in cui le attività stesse sono inserite.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vaccini, approvata mozione che chiede il rimborso per i cittadini fragili costretti a pagarli alle strutture private

SondrioToday è in caricamento