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Oggi pomeriggio a Roma

Monsignor Oscar Cantoni ha preso possesso del titolo cardinalizio

Oggi pomeriggio l'ingresso del Cardinale nella parrocchia assegnatagli da Papa Francesco nel Concistoro dello scorso 27 agosto, quella della chiesa di Maria Immacolata Regina Pacis nel quartiere romano di Monteverde

"A onore di Dio Onnipotente e dei santi Pietro e Paolo ti affidiamo il titolo di Santa Maria Regina Pacis in Monteverde". Queste le parole della formula con cui papa Francesco, creando cardinale presbitero il Vescovo di Como Oscar Cantoni, lo ha designato, nel Concistoro dello scorso 27 agosto, titolare della chiesa di Maria Immacolata Regina Pacis nel quartiere romano di Monteverde.

Poiché il pontefice è il Vescovo di Roma, a chi entra nel collegio cardinalizio viene affidata una parrocchia di Roma stessa: una modalità simbolica per significare l’unità del Vescovo con il proprio clero. Proprio oggi Monsignor Cantoni ha preso possesso del suo titolo cardinalizio:  ad accompagnare il Vescovo di Como una piccola delegazione di familiari, collaboratori e fedeli della parrocchia di origine di Tremezzo.

L'omelia

Ecco le parole pronunciate nell'omelia proprio dal Cardinale Oscar Cantoni:

"Dal giorno della mia creazione a cardinale, quando mi è stato notificato il nome della parrocchia che mi è stata assegnata, Santa Maria Regina pacis in Monteverde, ho desiderato ardentemente mettermi in contatto con voi e stabilire fin da subito un rapporto cordiale e fraterno. Mi commuove il fatto che la prima parrocchia nella quale ho operato come sacerdote novello a Como (la mia diocesi d'origine e della quale oggi sono vescovo), sia denominata appunto con lo stesso titolo, S. MARIA REGINA, e si trovi in un quartiere della città, Muggiò, in via Quadrio. Una felice coincidenza! Nei giorni del Concistoro, a fine agosto, ho voluto conoscere innanzitutto il vostro parroco, padre Francesco (che saluto e ringrazio per l’accoglienza che mi ha riservato) e la Comunità dei Canonici regolari dell'Immacolata Concezione con il superiore generale padre Rinaldo. Ci siamo sentiti subito in una profonda e cordiale sintonia spirituale e di unità di intenti".

Il legame con la Diocesi

"Oggi ho la gioia e il piacere di incontrare voi tutti, che fate parte di questa assemblea liturgica e rappresentate l'intera Comunità parrocchiale, in questa festa dell'Immacolata, giorno particolarmente significativo per i Canonici e per tutti voi. Sono lieto così di potervi conoscere personalmente e di inserirmi tra i membri di questa vostra Comunità.Nasce così un legame, che potrà approfondirsi nel tempo, che segna il mio reale inserimento nel clero di Roma e nello stesso tempo vi assicura, con la mia presenza, una particolare vincolo di unità con il santo Padre. Mi considero, perciò, uno strumento di comunione tra papa Francesco e voi tutti, che certamente desiderate sperimentare la sua vicinanza amorevole. Porto i saluti anche dei membri della mia diocesi di Como (che comprende però anche la provincia di Sondrio e parte delle province di Varese e di Lecco). Alcuni diocesani sono qui presenti, tra cui alcuni miei parenti e con altri sacerdoti e persone consacrate, il mio parroco d'origine, in rappresentanza di tutti i sacerdoti e i fedeli. Altri stanno seguendo via streaming questa celebrazione".

"Siamo lieti per questo nuovo vincolo di fraternità, di amicizia e di solidarietà, che si stabilisce con voi e che ci avvicina, per l'unità che il Signore Gesù ci dona, quali suoi discepoli amati. Oggi contempliamo Maria come figlia prediletta dal Padre, dimora dello Spirito Santo, dotata di tutti i doni corrispondenti alla sua funzione. Ella possiede pienezza di innocenza e di santità. Acconsentendo alla parola di Dio è divenuta Madre del Figlio di Dio, prima credente della Nuova Alleanza, con la sua libera cooperazione. S. Ireneo afferma che "il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria. Ciò che la vergine Eva legò con la sua incredulità, la vergine Maria sciolse con la fede". La parola essenziale, quella che l'ha accompagnata per tutta la vita è "Eccomi". Espressione che dice tutta la sua reale e continua disponibilità al volere di Dio, pienamente docile alle sue sorprese. Maria si è continuamente fidata di Dio in tutto e per tutto, anche nelle situazioni difficili e oscure nella quale è stata coinvolta. A Lui si è affidata ogni giorno. Chiediamo che il "sì, eccomi" di Maria sia sempre anche sulle nostre labbra. Alla Vergine Immacolata domandiamo la grazia di vivere così, come è Lei per noi, maestra e modello di vita cristiana".

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