rotate-mobile
lo sfregio / Val Masino

Altro che riserva naturale, in Val di Mello tagliato un masso sul sentiero

L'intervento non autorizzato è stato compiuto di notte nei pressi del "Bidet della Contessa"

Un nuovo caso di deturpamento in Val di Mello. Dopo la realizzazione di una scogliera "fuori contesto", realizzata ed abbattuta nella primavera 2021 (con le scuse di Ersaf), ecco che nei giorni scorsi un grosso masso è stato tagliato lungo il sentiero nei pressi del celebre "Bidet della Contessa".

Un intervento realizzato nottetempo, certamente non permesso all'interno della riserva naturale, che fa già molto discutere. Con ogni evidenza l'opera è di una mano esperta. Sulla grossa pietra si notano, senza troppa fatica, i segni della punta che ha "sbeccato" il masso per permettere, si ipotizza, il passaggio di qualche mezzo.

masso rotto Val di Mello-2
I segni della punta che ha spaccato il masso (foto di Alberto Marazzi, Fb)

Nuova gestione

La gestione della Riserva della Val di Mello, da qualche mese, è passata in capo a Parco Nord Milano. Una scelta presa dal Comune congiuntamente con Regione Lombardia in seguito alle numerose polemiche per la realizzazione dei un sentiero "accessibile" lungo la sponda orografica sinistra del torrente.

L'obiettivo dell'affidamento "è garantire la fruizione sostenibile della Riserva attraverso la cura e la valorizzazione degli ecosistemi naturali che subiscono una forte pressione turistica da parte di visitatori, spesso inconsapevoli, disinformati e con stili di vita poco rispettosi del contesto naturale, e al contempo rilanciare l’economia sostenibile della valle" commentavano dal Comune il gennaio scorso.

Un auspicio che ad oggi, nei fatti, non ha ancor trovato realizzazione. Suonano quasi come una beffa, alla luce di quanto appena accaduto, le parole di qualche settimana fa del presidente di Parco Nord Milano, Marzio Marzorati.

"Vogliamo cambiare le modalità di fruizione che devono essere sostenibili sia per l’ambiente che per gli stakeholder locali. Occorre ampliare le forme di tutela del patrimonio naturale perché oltre a rappresentare un vantaggio ecologico possano anche rispondere alle esigenze economiche locali e rendere le attività turistiche sostenibili nel tempo” aveva detto Marzorati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Altro che riserva naturale, in Val di Mello tagliato un masso sul sentiero

SondrioToday è in caricamento