La sanità che traballa, tre anni per una visita cardiovascolare
Il test fissato per marzo 2026 al "Morelli" di Sondalo. La vicenda di un sondriese
Il 30 marzo del 2026 sarà un lunedì. Sarà il giorno in cui un sondriese, oggi 67enne, potrà sottoporsi al test cardiovascolare da sforzo che il suo cardiologo gli ha prescritto. Quasi tre anni di attesa, ad un mese dalla conclusione delle tanto attese Olimpiadi invernali di MilanoCortina, per potersi sottoporre all'esame strumentale. Una notizia non nuova per la sanità valtellinese e lombarda, ma che certo lascia l'amaro in bocca.
"Come cittadini sappiamo tutti che ci sono dei problemi nei nostri ospedali, ma non mi sarei aspettato di dover aspettare così tanto tempo. Va bene attendere qualche settimana, ma così è troppo. Io ho problemi cardiovascolari e l'esame che mi è stato indicato dovrei e vorrei farlo quanto prima", racconta amareggiato l'uomo.
"Sono certo che se la prenotazione fosse stata fatta da qualche politico, il posto sarebbe stato trovato ben prima del 2026. Così ci obbligano a rivolgerci al privato, non lo trovo giusto. Come non trovo corrette le parole del sindaco Scaramellini quando dice che bisogna smettere di lamentarsi dell'ospedale di Sondrio. I problemi ci sono e sono evidenti", conclude il cittadino.
La prenotazione dell'esame