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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'approfondimento

Guerra in Ucraina: stasera incontro online con Andrea Sceresini

A organizzarlo "Archivio68Sondrio" con il giornalista valtellinese, ieri ospite a Piazzapulita, che racconterà la sua esperienza da inviato nel Paese sconvolto dal conflitto

Una testimonianza diretta del conflitto che sta sconvolgendo l'Ucraina: a fornirla, questa sera alle 20,45, in un incontro online organizzato da Archivio68Sondrio, il giornalista sondriese Andrea Sceresini.

Dal 2014 al 2017 Sceresini ha seguito il conflitto nel Donbass, la regione dell'Ucraina orientale nella quale ha avuto inizio una guerra a bassa intensità che ha causato quasi 15.000 morti. Dopo il suo primo viaggio ha scritto il libro "Ucraina, la guerra che non c'era". Attualmente lavora per Rai 2 ed è stato in Ucraina come inviato speciale per seguire in prima linea il nuovo conflitto scaturito dall'invasione russa del 24 febbraio di quest'anno: anche per questo nella serata di ieri lo stesso Andrea Sceresini è stato ospite nel corso della trasmissione di La7 "Piazzapulita" per parlare proprio delle tematiche legate al conflitto.

Come partecipare

Per partecipare all'incontro è necessario collegarsi al link di Zoom https://us02web.zoom.us/j/86473988816?pwd=aGM5MGM3STFPVytZZ3N4NGdBZ0VhUT09 (ID riunione: 864 7398 8816  Passcode: 864930) oppure seguire la diretta sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Archivio68sondrio.

La denominazione scelta per l'incontro è "Ucraina, testimonianze dalle parte delle vittime". Inoltre, naturalmente, si approfondiranno i contenuti del libro "Ucraina la guerra che non c'era" che ripercorre l'esperienza nel Dombass di Andrea Sceresini, presente tra 2014 e 2017 lungo la linea in movimento che separava le aree presidiate dai separatisti russofoni e quelle dalle quali l’esercito ucraino muovevano per cercare di ristabilire il controllo di Kiev sulle entità che si erano rese indipendenti con la proclamazione delle repubbliche di Donetsk e di Lugansk.

Obiettivo di Sceresini e del collega Giroffi era quello di  "osservare il vero volto della guerra: senza pregiudizi né retorica, ma con lo spirito un po’ incosciente di chi cerca la verità”. Il reportage uscì nel 2015 con il titolo Ucraina la guerra che non c’è, a indicare la disattenzione con la quale nel nostro paese e più in generale in Occidente si seguiva quello che veniva ritenuto un conflitto di scarsa rilevanza. Lo scontro avrebbe invece prodotto nell’arco di pochi anni oltre 14.000 morti, oltre a sfociare ora nel più ampio conflitto a cui stiamo assistendo 

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