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Livigno ha un problema con la guardia medica, il sindaco scrive alla Regione

Remo Galli: "Pazienti costretti a recarsi a Tirano per ricette o visite. Non è possibile per un comune con più di 30.000 presenze di turisti. Ricevute minacce dai tour operator di non lavorare più sul nostro territorio"

A Livigno non è attivo il servizio di guardia medica turistica. Una mancanza importante che ha spinto il sindaco del Piccolo Tibet, Remo Galli, a scrivere una lettera ai vertici della sanità locale e regionale affinché si possa superare quella che è, a tutti gli effetti, "una situazione insostenibile". "Diversi pazienti ci segnalano che, necessitando di ricette o di essere visitati si vedono costretti ad affrontare un viaggio di molti chilometri fino al primo punto di guardia medica addirittura fino a Tirano. Questo significa far percorrere ad una persona che non si sente bene più di 50 chilometri, su strade di montagne, spesso molto trafficate per poter ricevere cure che dovrebbero essere garantite anche a Livigno. Ciò accade in quanto nel nostro territorio non viene garantita la presenza di un medico di guardia medica, un servizio indispensabile per un comune con più di 30.000 presenze giornaliere di turisti", scrive Galli nella sua missiva.

Come spiega il primo cittadino, il nuovo numero unico di continuità assistenziale, 116117, pensato per richiedere assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti presenta diverse criticità, tra cui le lunghe attese (anche più di 40 minuti) per avere una risposta. Il servizio non è abilitato per molte compagnie telefoniche straniere e spesso l'operatore parla solamente italiano. "Come Amministrazione siamo amareggiati per le continue lamentele che riceviamo e per le minacce ricevute da più di un tour operator di non lavorare più sul nostro territorio. Non sta a noi trovare delle soluzioni ma siamo molto preoccupati nel costatare che non venga garantita un minimo di assistenza sanitaria. Comprendiamo la situazione di carenza di medici sul territorio ma va trovata una soluzione che venga in contro alle necessità della nostra popolazione", illustra Galli.

Problemi seri e concreti a cui l'Amministrazione comunale di Livigno chiede un "urgente intervento, al fine di risolvere le problematiche già più volte segnalate e garantire assistenza sanitaria ai cittadini e ai turisti di Livigno". Non è la prima volta che la questione viene affrontata. Già nel gennaio scorso, durante il sopralluogo del nuovo direttore sanitario dell'ospedale "Eugenio Morelli" di Sondalo, Mario Melazzi, l'Amministrazione comunale aveva fatto delle richieste precise. "Non ci può essere un orario in cui star male. Non è accettabile che dopo le ore 20 Livigno resti scoperta. Siamo una località con più di 15.000 turisti e 7.000 residenti, quindi chiediamo la presenza e l'apertura del pronto soccorso h24. Solo in questo modo, potremo dare la risposta ai cittadini di Livigno ed ai turisti", spiega il sindaco a SondrioToday.

"Ringrazio l'assessore Sertori il quale, dopo aver saputo della lettera, mi ha subito chiamato. Attendiamo la convocazione della nuova Giunta per affrontare il tema in Regione Lombardia. Certo è che continueremo a portare le nostre istanze sui tavoli di chi ha competenza perché non è accettabile una situazione di questo genere. Ne stiamo parlando anche col nuovo direttore Melazzini che ringrazio per la grande passione e la grande di dedizione. Speriamo che a breve ci siano delle risposte e che la situazione venga risolta nell'interesse dei cittadini", conclude il sindaco livignasco.

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