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Adesso i castagni fioriscono anche a settembre

In Valchiavenna osservata una "preoccupante anomalia". A fiorire la gemme nate nella primavera 2022 che sarebbero dovuto rimanere dormienti fino al prossimo anno. A rischio la raccolta 2023

Solitamente a settembre in provincia di Sondrio ci si prepara, come si fa d'altronde da secoli, alla raccolta delle castagne. In questo pazzo 2022 succede, invece, che le piante di castagno siano in fiore. Fioriture fuori stagione, dovute probabilmente al caldo e alla siccità degli ultimi mesi, sono state segnalate nei giorni scorsi  in Valchiavenna e in diverse aree del Lario. È la prima volta che tale fenomeno viene osservato così a nord dell'Italia.

L'anomalia al momento interessa soprattutto la varietà di castagno "grussulée" e potrebbe portare a una riduzione della produttività per il prossimo anno. A lanciare l'allerta sono stati i ricercatori dell'Istituto per la BioEconomia del Cnr e dell'Università dell'Insubria di Varese che, in collaborazione con diverse Comunità Montane, stanno studiando il patrimonio genetico di una decina di popolazioni di castagno lombarde, rilevanti sia per il loro pregio sia per la loro diffusione.

Il caso di Prata Camportaccio

Proprio durante i lavori in corso sui territori lombardi è arrivata la segnalazione da parte dei tecnici del Consorzio Forestale di Prata Camportaccio della presenza, in Valchiavenna, di numerose piante di castagno in piena fioritura. Questo fenomeno "rappresenta un'importante e preoccupante anomalia - spiegano gli esperti - in quanto la fioritura del castagno avviene nel mese di giugno, mentre a settembre i frutti già si preparano alla maturazione, con varietà precoci che già aprono i ricci e fanno cadere le castagne a terra".

L'analisi dei rami fa capire come questa fioritura settembrina stia avvenendo sulla vegetazione formata nella primavera del 2022, coinvolgendo quindi le gemme che dovevano essere dormienti e che sarebbero dovute fiorire durante il prossimo anno. I ritmi naturali delle piante risultano fortemente stravolti e la colpa può essere imputata alle anomalie stagionali. Fenomeni simili, infatti, sono già conosciuti su altre specie di interesse agrario ed erano stati notati anche sul castagno, in forma limitata, in varie zone del centro Italia.

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