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Emergenza-urgenza, i sindaci dell'Alta Valle e del Tiranese vogliono la testa del dirigente regionale Zoli

Non si placano le polemiche dopo la tragica morte di Daniele Bradanini. Futuro dell'ospedale Morelli, elisoccorso e cambio dirigenziale: tutte le richieste dei primi cittadini (ad esclusione di due)

Il fronte dei sindaci del Bormiese e del Tiranese torna compatto sul tema della sanità in provincia di Sondrio. È della giornata di sabato 13 marzo 2021 l'invio da parte dei primi cittadini dei mandamenti di Bormio e Tirano, ad esclusione del sindaco di Teglio, Elio Moretti (inoltre presidente della Provincia), e del sindaco di Aprica, Dario Corvi, di una missiva ai vertici di Regione Lombardia affinchè si compia un netto cambio di rotta nella gestione della sanità in Valtellina e Valchiavenna.

Alcune richieste ben precise, avanzate a Fontana, Moratti e Sertori nel solco delle polemiche scaturite dalla tragica morte di Daniele Bradanini, il 55enne artigiano colto da infarto presso la sua abitazione di Pedenosso (comune di Valdidentro) e spirato presso l'ospedale di Sondrio dopo un lungo viaggio in ambulanza senza che l'elisoccorso potesse intervenire.

La rimozione di Zoli

Tra i desiderata dei primi cittadini spicca certamente la volontà di rimuovere «dall’incarico del Direttore Generale di AREU, dott. Zoli, responsabile del drastico depotenziamento del sistema di emergenza/urgenza in Valtellina negli ultimi anni e dell’impoverimento, se non azzeramento dell’assistenza sanitaria ai nostri cittadini».

Zoli già da qualche giorno era finito nel mirino dell'opinione pubblica dopo la conferenza stampa organizzata per chiarire le procedure seguite per cercare di salvare la vita a Bradanini. Non erano piaciute le parole del dirigente Areu, strenuamente convinto della bontà del sistema di emergenza/urgenza attivo ora in provincia di Sondrio ("gomma-aria"), tanto che il sindaco di Valdidentro, Massimiliano Trabucchi, aveva chiesto più rispetto per chi vive in montagna (leggi qui).

Precise anche le altre richieste: ripristino del DEA di II livello e del servizio di emergenza/urgenza all’ospedale di Sondalo oltre che l'impiego dell'elicottero di soccorso, di base a Caiolo, per tutta la giornata, di giorno come di notte. Ecco di seguito la lettera dei 16 sindaci:

Gent.mi tutti,
la presente per sottoporre alla Vostra attenzione i già noti fatti di cronaca che hanno scosso la nostra Valle pochi giorni fa ma che rappresentano l’evoluzione di una serie di disservizi e impoverimenti all’offerta sanitaria e al servizio di emergenza/urgenza inferti, negli anni, al nostro territorio.
Situazione aggravatasi ulteriormente un anno fa, quando l’Ospedale Morelli di Sondalo è stato completamente svuotato di contenuti e convertito in presidio Covid-19, con il conseguente trasferimento del DEA di II livello e del servizio di E/U nell’inadeguato Ospedale di Sondrio, con inevitabili ripercussioni sulla tutela della salute dei nostri cittadini.

La drammatica vicenda accaduta a Valdidentro era già stata ampiamente preannunciata, nei mesi scorsi, quando i Sindaci dell’Alta Valle avevano formalizzato le loro preoccupazioni in un esposto all’Autorità Giudiziaria affinché venisse garantita la sussistenza del diritto di ogni cittadino connesso agli standard operativi strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza minima ospedaliera ai sensi del D.M. n.70/2015.

Preoccupazioni dovute ad un sistema di E/U rivelatosi pericolosamente inefficace a causa di scelte gestionali inopportune e inadeguate come quelle di dotare la Provincia di Sondrio di un elicottero abilitato al volo notturno - ma disponibile solo in determinate fasce orarie - stante il basso numero della popolazione servita, con la previsione per le richieste di soccorso che giungono durante la notte, di impiegare, ove disponibili, gli elicotteri di Brescia e Como operativi h. 24 e di allocare sul territorio auto mediche prive della fondamentale figura del medico rianimatore.

Ad aggravare ulteriormente la percezione di insicurezza sull’assistenza sanitaria nella popolazione, fattasi via via crescente con il progressivo depauperamento dei reparti ordinari e del servizio di emergenza/urgenza all’Ospedale Morelli a favore dei posti letto Covid-19, si somma la forte preoccupazione per un sistema che si è rivelato pericolosamente lacunoso e inadeguato.

Alla luce dei fatti riteniamo che tali scelte gestionali, assunte dalla Direzione Generale di AREU, NON siano rispondenti alla sacrosanta esigenza di tutela della salute che dovrebbe poter contare, invece, su un sistema di soccorsi certi e adeguati nei modi e nei tempi.

Vivere in territori montani, molto vasti e articolati, dalle enormi criticità metereologiche e viabilistiche e con soglie demografiche ben lontane da quelle riscontrabili nelle città NON PUO’ e NON DEVE essere una giustificazione a simili disservizi e trattamenti. Un sistema inefficace che mette in pericolo la salute di tutti i cittadini e turisti che vivono la montagna e che necessita di una rivisitazione globale.page2image70553728

Per queste ragioni, siamo a chiedere alle Istituzioni in indirizzo, oltre ad un potenziamento dell’assistenza sanitaria a mezzo elicottero - indubbiamente strategico e fondamentale per poter intervenire rapidamente nelle zone montane - che venga, sin da subito, riconsiderato il ruolo fondamentale e baricentro dell’Ospedale Morelli di Sondalo (dotato di eliporto, spazi adeguati, nonché di lunga tradizione nel trattamento dei traumi con gli storici reparti ospitanti le alte specialità) con il ripristino dell’imprescindibile servizio di emergenza /urgenza e del DEA di II livello. Chiediamo pertanto che Regione Lombardia si faccia carico delle nostre preoccupazioni, garantendo risposte e interventi immediati, a partire dalla rimozione dall’incarico del Direttore Generale di AREU, dott. Zoli, responsabile del drastico depotenziamento del sistema di E/U in V altellina negli ultimi anni e dell’impoverimento, se non azzeramento dell’assistenza sanitaria ai nostri cittadini.

Cordiali saluti,

F.to

Sindaco del Comune di Sondalo, Ilaria Peraldini,
Sindaco del Comune di Livigno, Damiano Bormolini,
Sindaco del Comune di Valdidentro, Massimiliano Trabucchi, Sindaco del Comune di Bormio, Roberto Volpato,
Sindaco del Comune di Valfurva, Angelo Cacciotto,
Sindaco del Comune di Valdisotto, Alessandro Pedrini,
Sindaco del Comune di Grosio, Gian Antonio Pini,
Sindaco del Comune di Grosotto, Giuseppe Saligari,
Sindaco del Comune di Vervio, Enzo Quadrio,
Sindaco del Comune di Mazzo di Valtellina, Franco Saligari, Sindaco del Comune di Tovo di S. Agata, Giambattista Pruneri, Sindaco del Comune di Lovero, Annamaria Saligari,
Sindaco del Comune di Sernio, Severino Bongiolatti,
Sindaco del Comune di Tirano, Franco Spada,
Sindaco del Comune di Villa di Tirano, Franco Marantelli Colombin, Sindaco del Comune di Bianzone, Alan Delle Coste.

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