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Albosaggia la tua donna dell'anno è Elena Farina

La maestra premiata per il suo impegno durante la pandemia. Le motivazioni del riconoscimento

Come di consueto alla conclusione di ogni anno, Albosaggia ha consegnato un premio alla sua donna più meritovole. L'edizione 2021 del riconoscimento, molto sentito nel paese orobico, è andato a Elena Farina, maestra di scuola dell'infanzia, conosciuta ed apprezzata per il suo impegno amministrativo ed associativo, esempio di speranza durante la pandemia.

Prima un video indirizzato ai suoi bambini per comprendere il coronavirus, nel bel mezzo della prima ondata, poi l'emozionante testimonianza dalla corsia d'ospedale dopo aver contratto il virus. Una luce di speranza, un esempio per la comunità.

Di seguito le motivazioni che hanno portato l'Amministrazione Murada a consegnare il premio "Donna dell’anno 2021" a Elena Farina:

In questo mondo grigio, che a volte fatichiamo a capire, misero di etica sociale, ma pieno di problemi immensi, capita a volte che, nella povertà morale, si stagli limpida e brillante la figura di chi ha deciso di trasformare il buio del momento, in luce del presente.
Questo ha fatto la nostra donna dell’anno.

“- Quel mostriciattolo che si dà pure delle arie e che ha deciso di chiudere la scuola verrà sconfitto con la luce e la felicità, di cui lui ha tanta paura -”. Queste parole di fiducia, per i bambini del mondo, sono racchiuse dentro quel video divenuto in poco tempo virale, che si fanno speranza perché la bellezza e la ragione alla fine trionfano sempre.

Che il mestiere di maestra fosse in lei congenito, si sapeva, ma quella vocazione con lei diventa qualcosa in più: la chiamata si fa risposta. Perché l’abbracciare una vocazione non sta nella chiamata, ma rispondere ad essa. E questo ha fatto Elena per i bambini di ogni dove.

Quel “mostriciattolo” è però vendicativo. Si accanisce con violenza soprattutto con chi vuole, con un sorriso, rimetterlo al suo posto. Ma ancora una volta, la “brutta bestia”, sbaglia bersaglio. La lotta di Elena diventa la lotta di tutti e il suo epico racconto è unguento per la mente.

Le sue parole, intrise della fatica d’ospedale, rimettono a posto, non solo il virus, ma anche le nostre priorità: “ - le mie parole vi possano in qualche modo servire a capire le vostre priorità, che bisogna amarsi, tutelarsi, evitare comportamenti leggeri e non sottovalutare nulla, per poter gioire ancora di una famiglia che ti aspetta a casa - ”.

E nuovamente il miracolo si ripete. La “claudicanza”, citando filosofo Haim Baharier, “-costringe a rallentare, non rinvia all'imperfezione, ma alla perfettibilità e ci fornisce un percorso - ”.

Elena dal letto dell’ospedale ci ha indicato nuovamente la strada, quella della speranza, in un mondo che tende a sostituirla con l’aspettativa, Lei la riporta all’essenza. Perché la speranza è un’alba sempre nuova, riguarda il nostro domani e fa rinascere la fiducia nelle virtù umane.

Per questo le sue parole, dal letto di sofferenza, diventano “credo” nei riguardi della scienza, fede nei sanitari che la circondano, donando a noi il dogma della sacralità laica della vita. Quel bene prezioso e unico che troppo spesso affoghiamo nel mare della mediocrità, rincorrendo l’inutile, Elena l’ha rimesso al centro.

Affinché la ragione riprenda il sentiero che gli era stato affidato. A Elena Farina il grazie di una comunità e a noi il compito di farne giusto tesoro.

La giunta comunale Albosaggia 22.12.2021

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