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Progetto Ersaf in Val di Mello: Del Barba contro le polemiche

«Non vi è alcun riscontro di quanto si va dicendo e scrivendo. Discutiamo anche appassionatamente, ma sui fatti, quando ci saranno» ha commentato via social il parlamentare morbegnese

«Ho sempre pensato che un politico non deve firmare le petizioni, ma leggerle e aiutare i cittadini a comprendere i fatti ed a decidere. Così ho passato la mattinata non camminando, ma...al telefono. Ed a leggere le carte, tra cui la scheda progetto, unico documento, peraltro estremamente preliminare, su cui si possa essere basata questa polemica». Anche il parlamentare morbegnese Mauro Del Barba ha voluto esprimersi sulla tanto dibattuta querelle del sentiero Ersaf in Val di Mello, scrivendo un lungo post sulla sua pagina Facebook.

Ed ecco che Del Barba, dopo aver studiato la questione, esprime la sua di opinione: «Non vi è alcun riscontro di quanto si va dicendo e scrivendo. Niente. Sebbene io stesso abbia ascoltato interviste radiofoniche e letto articoli circostanziati che mi possono aver fatto sorgere qualche domanda, ogni mio approfondimento mi porta a concludere che siamo in una fase del tutto preliminare di un progetto che sulla carta si presenta rispettoso dell'ambiente e delle persone. Questi sono i fatti che ho riscontrato dalla viva voce dei protagonisti, senza fare sconti a nessuno».

Parole dirette, probabilmente anche inattese per chi si aspettava una posizione “ambientalista” per Del Barba. «Non mi sorprende, e anzi mi fa piacere, che su un tema come questo si siano mobilitate tante sensibilità. Ma proprio per questo, per la posta in gioco, occorre fare uno sforzo in più» ha aggiunto con un filo di polemica il politico di Morbegno.

Infine un invito a partecipare ai tanti che in questi giorni hanno firmato la petizione contro il progetto di Ersaf: «Avete firmato la petizione? Bene, non passate oltre lasciando magari la carta o le buste di plastica nel prato. Sono previsti incontri, come si deve fare in questi casi: andateci. Si è aperto un interessante dibattito su disabilità e montagna: leggete ed informatevi. Provate ad andare in montagna con un amico disabile. Arriverà poi il momento di depositare i progetti, preliminare, esecutivo. Non oltre 120 cm di larghezza, niente spianamenti artificiali: non sono barriere architettoniche! Discutiamo anche appassionatamente, ma sui fatti, quando ci saranno».

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