Vaccino covid: dal 20 maggio si prenotano i 40enni, poi gli altri. Il programma lombardo aggiornato
Guido Bertolaso ha affermato che, se arriveranno tutte le dosi previste e necessarie, a fine luglio la Lombardia avrà potuto somministrare almeno la prima dose di vaccino a tutti i lombardi che l'avranno voluta
Apriranno giovedì 20 maggio le prenotazioni delle vaccinazioni anti-Covid per la fascia 40-49 anni con somministrazione dai primi di giugno. Il giovedì successivo (27 maggio) toccherà alla fascia 30-39 e, infine, il 2 giugno potranno prendere appuntamento anche tutti gli over 16. In questo modo, con un'ipotesi di 120.000 vaccinazioni al giorno, tutti i lombardi potranno ricevere la prima dose entro metà luglio.
E' questo il calendario delle prossime aperture annunciato oggi in conferenza stampa dal coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso, insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e alla vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
«A fine luglio prima dose a tutti»
Bertolaso ha affermato che, se arriveranno tutte le dosi previste e necessarie, a fine luglio la Lombardia avrà potuto somministrare almeno la prima dose di vaccino anti covid a tutti i lombardi che l'avranno voluta. E ha fatto sapere che, il 14 maggio, vengono vaccinati gli ultimi 24 ultra centenari ancora mancanti. Riguardo a come sono andate le cose fino ad ora, Bertolaso ha sottolineato che il successo lombardo è dato anche dalla bassa percentuale di non vaccinati nelle fasce d'età finora più coperte, come ad esempio il 6,6% di non vaccinati nella fascia 80-89 contro l'11,1% del resto d'Italia. Notevole anche il divario nella fascia d'età 60-69 anni: 35,4% di non vaccinati (e non prenotati) in Lombardia, 50% in Italia.
«La Lombardia è stata rallentata, siamo al di sotto delle nostre capacità vaccinali. Se ci fosse data la possibilità di essere in linea con le nostre capacità, la campagna nazionale andrebbe meglio», ha commentato la vice presidente della giunta Letizia Moratti: «La nostra priorità è e sarà quella di mettere in sicurezza le categorie più fragili. Attendiamo di aprire le prenotazioni per i 40enni perché mettere in sicurezza i più fragili significa combattere i ricoveri intensivi e i decessi».
«E' la più grande campagna di sanità pubblica mai organizzata nel nostro Paese», ha detto il presidente della giunta Attilio Fontana: «I risultati sono stati possibili anche unificando le forze della sanità e della protezione civile, una decisione presa all'inizio della campagna vaccinale e che ha consentito di organizzarla mettendo a disposizione alcune tra le migliori forze della nostra Regione. Questo modello è stato poi assunto a livello nazionale. Adesso ci vorrebbero più dosi per poter concludere con la massima determinazione la campagna. Mi auguro che l'"inondazione" avvenga e che si tenga conto dell'atteggiamento assunto dal popolo lombardo. In Lombardia quasi non ci sono stati rifiuti del vaccino».
La video spiegazione di come prenotare il vaccino
«La nostra gente - ha continuato Fontana - ha deciso di accettare ciò che diceva il medico sul vaccino perché abbiamo ancora ferite aperte e sofferenze che l'hanno indotta a pensare che chiudere la campagna vaccinale è l'unico modo per tornare a vivere. Qui c'è stata la più grande sofferenza per il covid e si sta dimostrando come la gente voglia superare questo periodo drammatico della nostra esistenza».