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Si può andare nelle seconde case in zona rossa: le nuove regole

Concesso raggiungere la seconda abitazione anche fuori regione. Tutti i dettagli

Tra le novità introdotte dal nuovo decreto dal Governo per contrastare la pandemia da coronavirus, varato il 13 marzo ed in vigore da lunedì 15 marzo, c'è l'inaspettata possibilità di recarsi nelle seconde case anche in caso di zona rossa. Una novità importante, vietata fino a pochi giorni fa quando la Lombardia zi trovava in zona arancione rafforzato. Fino al 6 aprile 2021 - si legge in uno dei passaggi del decreto - in zona rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti:

- Per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);
- Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione.

Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono invece vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021. Da qui si deduce, come anticipato, l'apertura di una finestra per le vacanze pasquali, come lo scorso Natale. 

La spiegazione del Governo

"Dal 16 gennaio 2021, le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette 'seconde case' - si legge nelle Faq sul sito del governo -. Pertanto, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al 'rientro', è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma, da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa". 

La possibilità di raggiungere la seconda casa - ha fatto sapere il governo - è concessa a coloro i quali "possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021". In sostanza, in caso di necessità, bisognerà dimostrare di essere proprietari di quella seconda casa da prima del 14 gennaio 2021.

"La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa, art. 2704 del codice civile, o, eventualmente, anche con autocertificazione", hanno spiegato dal governo. Naturalmente, la seconda casa non deve essere abitata da altre persone e può essere raggiunta solo dal nucleo familiare convivente del proprietario. 

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